Benito Rausa
Ma un giovane cosa pensa della politica qui a Piazza Armerina?
Personalmente credo che a Piazza non si faccia assolutamente politica.
Il significato della parola “politica” è abbastanza semplice, nell'antichità infatti voleva dire “l'arte del governare le società”; adesso penso che quel significato sia andato perduto, noi stiamo distruggendo l'arte di governare le società.
Viviamo in una piccola realtà dove si è creato un sistema di favoritismo, di clientela e sono venuti a mancare quei principi su cui era basata la politica, a Piazza Armerina si preferisce coltivare gli orticelli, si preferisce promettere lavoro alla povera gente, si preferisce bussare di porta in porta (giusto nel periodo pre elezioni) per chiedere cosa poi? Una becera X su di un foglio pieno di simboli ma vuoto di idee e proposte.
I giovani vengono esclusi, additati di essere inesperti e privi di esperienza, non ci viene concessa fiducia (forse hanno paura?) per non parlare poi dei nostri possibili maestri, cosa abbiamo da imparare da loro? Assolutamente nulla.
Piazza Armerina è un paese che per quello che ha da offrire dovrebbe guadagnarci economicamente, dovrebbe essere il fiore all'occhiello di tutta la provincia e perché no anche di tutta la Sicilia, invece siamo li ad affondare lentamente perché,politicamente parlando, abbiamo gente inaffidabile che non è capace di valorizzare il territorio, insomma la situazione politica a Piazza Armerina è a dir poco tragicomica, impossibile non citare quello che è successo nei mesi scorsi sull'elezione del presidente del consiglio comunale, i gettoni di presenza si sono trasformati in gettoni d'oro.
Cari signori “politici” piazzesi, non vi lamentate di noi, ma piuttosto lamentatevi di voi stessi, che ci state consegnando in mano un futuro incerto, a questo futuro incerto i piazzesi preferiscono emigrare dove forse il futuro resta incerto, ma con qualche certezza in più, la colpa è vostra che non avete saputo dare una svolta alla nostra città, avete pensato ai vostri interessi, avete creato un mostro che è l'antipolitica.
La colpa è anche nostra che ci siamo sempre fidati di voi anche quando sapevamo che fidarsi era sbagliato, questo credo sia l'errore più clamoroso fatto da noi cittadini.
Il significato della parola “politica” è abbastanza semplice, nell'antichità infatti voleva dire “l'arte del governare le società”; adesso penso che quel significato sia andato perduto, noi stiamo distruggendo l'arte di governare le società.
Viviamo in una piccola realtà dove si è creato un sistema di favoritismo, di clientela e sono venuti a mancare quei principi su cui era basata la politica, a Piazza Armerina si preferisce coltivare gli orticelli, si preferisce promettere lavoro alla povera gente, si preferisce bussare di porta in porta (giusto nel periodo pre elezioni) per chiedere cosa poi? Una becera X su di un foglio pieno di simboli ma vuoto di idee e proposte.
I giovani vengono esclusi, additati di essere inesperti e privi di esperienza, non ci viene concessa fiducia (forse hanno paura?) per non parlare poi dei nostri possibili maestri, cosa abbiamo da imparare da loro? Assolutamente nulla.
Piazza Armerina è un paese che per quello che ha da offrire dovrebbe guadagnarci economicamente, dovrebbe essere il fiore all'occhiello di tutta la provincia e perché no anche di tutta la Sicilia, invece siamo li ad affondare lentamente perché,politicamente parlando, abbiamo gente inaffidabile che non è capace di valorizzare il territorio, insomma la situazione politica a Piazza Armerina è a dir poco tragicomica, impossibile non citare quello che è successo nei mesi scorsi sull'elezione del presidente del consiglio comunale, i gettoni di presenza si sono trasformati in gettoni d'oro.
Cari signori “politici” piazzesi, non vi lamentate di noi, ma piuttosto lamentatevi di voi stessi, che ci state consegnando in mano un futuro incerto, a questo futuro incerto i piazzesi preferiscono emigrare dove forse il futuro resta incerto, ma con qualche certezza in più, la colpa è vostra che non avete saputo dare una svolta alla nostra città, avete pensato ai vostri interessi, avete creato un mostro che è l'antipolitica.
La colpa è anche nostra che ci siamo sempre fidati di voi anche quando sapevamo che fidarsi era sbagliato, questo credo sia l'errore più clamoroso fatto da noi cittadini.
Perciò vi dico che siamo stanchi di vedere il nostro paese senza un parcheggio gratuito, con le strade groviera, con la villa romana del casale ridotta ad un monolocale, con l'ospedale “M. Chiello” oramai prossimo allo smantellamento, con il problema del randagismo e del verde pubblico, signori la colpa di tutti questi problemi è vostra. Sappiatelo.
Termino con una frase che secondo me è l'odierno significato della parola politica: La politica è la scienza dell'opportunismo e l'arte del compromesso. (Franz Liszt)
Ovviamente con questo articolo non si vuole offendere nessuno sul lato della persona, diciamo che la si vuole offendere sul lato politico.