lunedì 12 marzo 2012

Calamaio. Il centro destra è irresponsabile e fa ostruzionismo.


Piazza Armerina, 10 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA GRUPPO CONSILIARE PD

IL CENTRODESTRA IMPEDENDO IL PASSAGGIO DI PROPRIETA’ DALLA REGIONE AL COMUNE DELLE AREE COMMERCIALI DEL PARCO ARCHEOLOGICO VILLA ROMANA DEL CASALE, PROVOCHERA’ IL RITARDO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CHE RUOTA ATTORNO AL SITO ARCHEOLOGICO 


A pochi mesi dalla visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla Villa Romana, il comune di Piazza Armerina perde l’occasione per attivare una parte della nuova area commerciale del sito archeologico grazie all’irresponsabile ostruzionismo del centrodestra, ormai maggioranza in Consiglio Comunale. “Nella seduta consiliare di mercoledì scorso (7 marzo), il centrodestra, ad eccezione di Trebastoni, ha bocciato lo schema di protocollo d’intesa fra Comune e Parco Archeologico che prevedeva la cessione delle aree commerciali di proprietà della Regione alla Città di Piazza Armerina – dichiara Riccardo Calamaio, capogruppo del PD – Il Comune, ottenendo la proprietà dell’area commerciale su cui ricadono circa il 50% dei box destinati al commercio, avrebbe incamerato i proventi derivanti dall’affitto avendo però l’obbligo di spenderne la metà a favore della Villa Romana. Quindi un circolo virtuoso che avrebbe portato una boccata di ossigeno alle casse del Comune, con l’obbiettivo di valorizzare la Villa come bene attrattore. Invece il centrodestra, opponendosi senza fornire motivazioni concrete, ha commesso un grave atto che non tutela il bene collettivo, peraltro va detto che nonostante tutte le delucidazioni tecniche ed economiche fornite nessuno dei consiglieri di centrodestra ha avanzato proposte diverse rispetto all’atto deliberativo. Lo schema del protocollo è stato analizzato preliminarmente in commissione bilancio, alla presenza del sindaco, di cui ne fanno parte ben quattro consiglieri di opposizione, Fioriglio, Centonze, Capizzi e Falcone, senza che siano emerse questioni politiche o tecniche, tali da lasciare intendere le reali intenzioni dei quattro. A metà febbraio è arrivato in aula e, su richiesta di Fioriglio, non è stato trattato perché doveva fare alcuni approfondimenti. Mercoledì è ritornato in discussione ed abbiamo scoperto che non era stato fatto nessun approfondimento e nessuna osservazione, quindi sembrava tutto regolare, ed invece il centrodestra lo ha respinto perché a loro pare non c’era sufficientemente chiarezza sul numero di una particella. Una questione tecnica che qualsiasi cittadino risolve recandosi al catasto o consultando i tabulati che l’ufficio tecnico comunale mette a disposizione. È per questo che riteniamo il loro no come un’azione di cieco ostruzionismo che colpisce marginalmente l’Amministrazione comunale, ma principalmente colpisce la Città e chi da anni attende il nuovo insediamento produttivo presso l’area archeologica. Noi lo abbiamo votato a prescindere dal sostegno all’amministrazione, in quanto consapevoli che avere la parziale proprietà delle aree commerciali avrebbe rafforzato la Città per ottenere la cessione delle aree di proprietà della Provincia su cui ricadono i rimanenti box, attraverso un ulteriore convenzione che allo stato attuale è in fase di elaborazione fra i due enti (Provincia e Comune). Pertanto – conclude Calamaio - i consiglieri di centrodestra, hanno deliberato un no allo sviluppo ed alle regole nell’area commerciale della Villa Romana. Una condizione che da anni necessita di essere normalizzata e rilanciata per il bene stesso degli operatori commerciali. Questo centrodestra che fino a pochi mesi fa non ha saputo essere una buona opposizione, oggi, forte dei numeri derivanti dalla transumanza di quattro consiglieri eletti nel PD, dimostra di non essere neanche una forza politica responsabile che opera per il bene dei cittadini, preferisce compiere azioni che mirano a mantenere lo status quo attraverso la forza dei numeri e nascondendo l’assenza di un progetto politico.


                                                                                             Riccardo Calamaio
                                                                            Capogruppo del gruppo consiliare PD

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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