lunedì 12 marzo 2012

Fabrizio Tudisco: "Finalmente per merito degli imprenditori privati anche a Piazza c'è l'albergo diffuso"

Caro Agostino, desidero segnalare per quanti ancora non se ne fossero accorti che nella nostra città finalmente si sta radicando il programma dell'ospitalità diffusa. Non mi riferisco alla moltitudine di Bed and Breakfast ma all'iniziativa di un imprenditore privato che ha realizzato con coraggiosa lungimiranza e molto buon gusto un autentico programma ricettivo di Ospitalità diffusa. L'idea che sta alla base dell'Albergo Diffuso nasce dall'opportunità di realizzare nuove strutture ricettive in quei centri urbani nei quali spesso si trova un patrimonio edilizio di pregio, inutilizzato, senza costruire nuovi immobili, ma utilizzando gli edifici già esistenti, mettendoli "a sistema". L'utilizzo di palazzi e abitazioni esistenti ha due punti di forza.
- Quello di rivitalizzare i centri storici stimolando soggiorni turistici e mettendo in essere i servizi necessari;
- Quello di ristrutturare e salvaguardare il patrimonio edilizio esistente ed in particolare quello di pregio.
L'albergo Diffuso consiste in una struttura ricettiva unitaria le cui componenti sono dislocate in immobili diversi, localizzati all'interno dello stesso nucleo urbano. Il cuore dell'Albergo diffuso è lo spazio adibito a fungere da reception, il luogo in cui l'Ospite viene accolto. Qui si svolgono anche le operazioni tecniche di accoglienza, quali la consegna delle chiavi delle camere, la registrazione dei documenti, la regolazione dei conti. Le camere, gli appartamenti, si trovano prevalentemente in edifici diversi, in altre zone del centro, molto vicini al punto di accoglienza. E' assolutamente importante che le strutture per l'accoglienza e la ristorazione si trovino vicino agli alloggi ed in posizione possibilmente centrale rispetto ad essi. Gli Ospiti infatti devono essere in grado di raggiungere la "Hall" in pochissimi minuti da qualsiasi camera. La disposizione orizzontale degli edifici permette una gestione più elastica e differenziata delle offerte di soggiorno. Pertanto il nostro Imprenditore ha saputo "cogliere" tutte queste potenzialità realizzando questa originale forma di ricettività alberghiera alla quale, ne sono certo, non mancherà una qualificata attività gestionale in grado di soddisfare gliOspiti più esigenti cioè Coloro che hanno il "gusto" di viaggiare, che hanno trascorso vacanze e soggiorni in diversi tipi di alberghi e località e che sono alla ricerca di formule innovative e al tempo stesso in grado di rispecchiare il più possibile le caratteristiche del luogo. Sono passati ben 14 anni da quando nel 1998 iniziammo a parlare di Albergo Diffuso a Piazza Armerina e forse qualcuno ricorderà ancora la Conferenza di presentazione del "Programma di sviluppo turistico di Piazza Armerina " realizzato dal Prof.Giancarlo Dall'Ara - autentico padre dell'Albergo Diffuso" - tenutasi presso il Circolo di Cultura ma che non ebbe alcun seguito con l' Amministrazione Velardita. Nel 2006, esattamente il 30.11 con delibera consiliare N°118 fu approvato il Regolamento per la concessione d'incentivi finanziari intesi alla promozione dello sviluppo turistico nell'ambito del Progetto "Paese Albergo" a cui l'attuale Amministrazione Nigrelli non ha saputo dare alcun seguito. Oggi quindi sono particolarmente felice e gratificato che finalmente questo progetto prende corpo con Imprenditori privati che hanno saputo rimboccarsi le maniche inserendo a pieno titolo Piazza Armerina nel ristretto "Club di prodotto" dell'Ospitalità Diffusa. In questi giorni ho visitato, almeno esternamente, le varie location. In via Garibaldi ha sede la "reception" in un antico stabile finemente restaurato, mentre le altre camere sono dislocate nelle adiacenze in altri edifici altrettanto ben restaurati. Questo è un significativo passo per "fare" turismo con serietà e professionalità da parte privata che aggiunto a tutte le altre realtà turistiche imprenditoriali del nostro territorio può concretamente rendere questa Città ospitale attuando un piano di marketing volto allo sviluppo turistico. Una città è davvero ospitale se vi è consapevolezza del valore delle risorse, delle opportunità di conservarle e di valorizzarle, se l'attenzione nei confronti degli Ospiti è patrimonio comune e se tutti, anche i residenti, sono coinvolti in qualche misura nel progetto di accoglienza e nel momento in cui si avvia questo processo bisognerà mantenere e rafforzare l'identità culturale del territorio al quale non dobbiamo mai rinunciare e che, nel tempo, ci porterà a raggiungere traguardi prestigiosi nel panorama turistico internazionale.







Fabrizio Tudisco

ex Assessore al Turismo di Piazza Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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