venerdì 23 marzo 2012

La signora Assunta: "Il mercato del giovedì non è più quello di una volta. Deve tornare in piazza Europa".

Caro Sig. Sella buonasera, 
spero che lei vorrà pubblicare questa mia osservazione sul suo blog. Mi chiamo Assunta e sono una donna che per lavoro difficilmente va al mercato il Giovedì, almeno da quando è nel sito attuale, prima anche se di sfuggita era più semplice fare un salto. Ieri per sbrigare alcune cose che riguardano la mia famiglia, ho preso una giornata libera e così ne ho approfittato per andare al mercato dopo circa otto mesi. Saranno state le 10,30 circa quando dopo avere girato a vuoto per un po’ sono riuscita a posteggiare in Via Libero Grassi e scendere al mercato. Dopo dieci minuti mi sono accorta che il mercato di oggi non era più quello che io ricordavo. Le bancarelle che mancavano credo che ad occhio e croce siano almeno una cinquantina e chiedendo un pò in giro, mi è stato detto che molti non montano più a Piazza Armerina a causa degli incassi ridicoli che si fanno in quel sito. Lì mi sono accorto che effettivamente mancava qualcosa e che il mercato che ricordavo io in Piazza Europa non esiste più. Li veramente si trovava merce di qualità che oggi in pochi portano. Forse perché veramente con gli incassi non riuscivano a coprire le spese, non so. Ma veramente l’amministrazione non si rende
conto che il mercato settimanale è un servizio per la collettività? Non si rendono conto che il mercato al centro portava benessere a chi vuole risparmiare avendo la qualità? Tra l’altro mi sembra di ricordare che si riparlava di riportarlo in Piazza Europa per via di una raccolta firme a cui anch’io ho aderito, anche se in quel momento non vedevo differenza tra i due siti. Per me che non vado spesso al mercato la differenza è minima, ma per quelle persone che aspettano il mercato per trovare qualità e prezzo, credo che il danno sia notevole, oltre che per i commercianti che devono far fronte a questa crisi e devono pagare comunque le tasse, non sono di certo aiutati dall’amministrazione, che così facendo costringe molti di loro ad emigrare in altri mercati che offrono di più in termini economici. La stessa cosa vale per le fiere. L’ultima credo sia stata quella di Settembre, era veramente ridicola non so se le bancarelle fossero cinquanta, sessanta, ma comunque la fiera era di una tristezza da inorridire. Spero che l’amministrazione si renda conto di tutto questo e che gli dia rimedio. E’ necessario se alle prossime amministrative vogliono presentarsi alla gente. E questa è una osservazione fatta da una ex DS che ha sempre votato “sinistra”. 

Approfitto per ringraziarla, per il servizio di informazione che rende alla città
tramite il suo blog.
Assunta F.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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