sabato 21 aprile 2012

BECERA-ACIDA-ANTIPATICA PRATICAMENTE NA STRUNZA

Il ministro Fornero: "Si pensa troppo alla casa e poco ai figli". Lancio di uova contro il ministro Commenta "Ci vuole una nuova convergenza tra Nord e Sud, che negli ultimi 15 anni abbiamo perso. Credo fortemente che questo paese o si salva tutto oppure non si salva".
Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenendo a Torino, alla Conferenza regionale sulla scuola, organizzata dalla Conferenza Episcopale piemontese. Il ministro ha ricordato la sua recente visita a Reggio Calabria, dicendo "ne ho ricavato un shock, forse ingenuo, ma qualcosa deve cambiare". "La riforma delle pensioni è stata considerata troppo severa, ma al contrario è quella che più ha allontanato lo spettro della crisi finanziaria, cioè l'impossibilità di pagare stipendi e pensioni", ha poi ammesso il ministro del Lavoro. "Non è una riforma contro gli anziani, ma per i giovani, che ripristina il patto tra generazioni che si era perso". Il messaggio del ministro alle famiglie: "Pensate troppo alla casa e poco ai vostri figli - "Oggi - ha detto ancora il ministro - nelle famiglie il desiderio di farsi la casa sopravanza quello di investire sui figli come capitale umano". Ma secondo il ministro del Lavoro è la formazione dei figli che dovrebbe essere al centro degli investimenti delle famiglie di oggi. "Il fatto di farsi il mutuo spinge le famiglie a mandare i figli anche a lavorare. Bisogna invece invertire questa tendenza". "Qualche volta - ha aggiunto il ministro - risulta anche da ricerche empiriche che, magari anche per difficoltà finanziarie, si sacrifica l'educazione dei figli pur di arrivare prima alla casa. La casa è certamente un valore importante, ma bisogna anche considerare le priorità. Le case si possono lasciare ai figli ma conta di più una struttura di conoscenza e flessibilità mentale, un'adattabilità al cambiamento che solo la formazione può dare". Poi da un nuovo attacco: "Italiani sono poco costruttivi" - "In questo Paese c'è poco spirito costruttivo, ma anziché lamentarsi e protestare bisogna lavorare insieme. Forse ne avremmo tutti qualche beneficio". "Dobbiamo fare tutti - ha aggiunto Fornero - un esercizio di umiltà e recuperare pazienza, valori e priorità. In questi giorni si parla molto di crescita, tutti lamentano l'assenza di crescita nel nostro Paese. Tutti sono impazienti, ma la crescita è un grande esercizio di pazienza". Fornero ha sottolineato che "per avere crescita ci vogliono investimenti che richiedono risparmio e quindi rinvio dei consumi, cioé un esercizio di pazienza. Non hai tutto subito, pensi al domani". Uova contro il ministro Fornero - Un centinaio di studenti, precari della scuola ed esponenti di Cub, Cobas e Collettivo comunista piemontese, hanno contestato il ministro Fornero lanciando uova contro l'esponente del governo. La polizia ha caricato e i contestatori si sono dispersi. I manifestanti avevano precedentemente bloccato il traffico, in presidio in corso Massimo D'Azeglio, davanti al Teatro nuovo. "Lacrime di coccodrillo - Profumo di austerity" era uno degli striscioni esposti da Studenti indipendenti. "Non ci ruberete il futuro" era il cartellone esibito da Usb. Di Pietro: "Da Fornero parole arroganti" - "Le parole della Fornero sono arroganti e offensive. Quando il ministro afferma che 'bisogna lavorare insieme anziché protestare e lamentarsì, dimostra di essere lontana anni luce dal Paese reale. Legga i dati sulla Cig diffusi oggi dalla Cgil, faccia un giro per le fabbriche che chiudono e tra i lavoratori che perdono il posto e forse capirà perché bisogna protestare e lamentarsi". Lo scrive su Facebook il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro. "Questo governo - aggiunge - sta facendo solo macelleria sociale, accanendosi sulle fasce più deboli della popolazione: i lavoratori, i precari, i pensionati e chi ha acquistato una casa dopo una vita di sacrifici. Monti e la Fornero si sono preoccupati di sabotare l'articolo 18 e le pensioni, di mettere l'Imu e nuove tasse, mentre continuano a non fare niente per la crescita, lo sviluppo e il lavoro". 21 aprile 2012 Stampa

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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