giovedì 10 maggio 2012

Piazza. Arrestato per furto in abitazioni

TITOLO:“Confessa ad una delle vittime di avere fatto numerosi furti in abitazioni site in zone periferiche e rurali, ed allorquando si sente compromesso dall’ammissione di reati non esita a tirare fuori delle pistole, minacciando tutti i presenti di morte, puntando le pistole possedute; scena da “Far West” dinanzi ad una bar di un quartiere della città dei Mosaici, ove erano presenti numerose persone, tutte minacciate dal ladro seriale con le armi possedute e diffidati dal chiamare la polizia o dal testimoniare sulla vicenda, creando momenti di panico per la strada: pregiudicato armerino, arrestato.”

Nella giornata di ieri, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno eseguito l’arresto di un pregiudicato armerino, MINNELLA Dario, nato a Piazza Armerina, classe 1978, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, stupefacenti, ed armi, ex Sorvegliato Speciale di P.S., in esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare che disponeva la misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. c/o il Tribunale di Enna, Dott.ssa Maria Luisa BRUNO, su proposta del Sostituto Procuratore Dott. Marco Di Mauro, poiché, gravemente indiziato dei reati:

a) previsti e puniti dagli artt.2, 4 e 7 della L.895/67, perché illecitamente deteneva e portava in luogo pubblico due pistole di tipo semiautomatico, commesso nel marzo scorso;
b) Del reato previsto e punito dall’art. 612 c.p. in relazione all’art. 339 c.p., perché minacciava gravemente più persone in tempi diversi puntandogli contro una pistola. Con l’aggravante dell’uso di armi, commesso nel marzo scorso;
c) previsto e puniti dagli artt. 81 cpv, 624bis e 625 c.p. perché, in tempi diversi, si introduceva in una privata abitazione, si impossessava di diversi beni tra i quali un vari oggetti d’oro;
d) Del reato previsto e punito dall’art. 75 c.1 e 2 del D.L. 159/2012, perché commetteva i reati di cui ai capi precedenti nel periodo in cui era sottoposto alla misura di prevenzione con obbligo do soggiorno.
In particolare, un uomo, la cui famiglia aveva subito numerosi furti in abitazione – sita in una contrada di Piazza Armerina - a far data dal settembre scorso, si adoperava a conoscere chi potesse essere stato l’autore dei furti.
Contattato l’odierno indagato – pluripregiudicato specializzato in furti in abitazione – la povera vittima riusciva a carpirne la confessione, circa i numerosi furti in abitazione perpetrati nella zona. Allorquando però, il derubato ritornava ad incontrare il MINNELLA – allo scopo di far sentire anche ad altri le ammissioni di responsabilità del ladro seriale – il pregiudicato, vistosi in qualche maniera compromesso, non esitava a tirare fuori delle pistole, minacciando tutti i presenti di morte, puntando le pistole possedute.

La scena da “Far West” si svolgeva dinanzi ad una bar di un quartiere della città dei Mosaici, ove erano presenti numerosi avventori, nonché coloro che lavoravano presso l’esercizio pubblico, i quali a loro volta venivano minacciati dal MINNELLA con le armi possedute e diffidati dal chiamare la polizia o dal testimoniare sulla vicenda. Motivo per il quale la gente che si trovava davanti il bar scappava via, entrando all’interno del medesimo locale, ovvero nascondendosi nelle vicine abitazioni o dietro le autovetture parcheggiate.

Appresa la vicenda, gli investigatori armerini davano vita a serrate indagini, che permettevano innanzitutto di individuare il soggetto autore della vicenda criminale. Le varie escussioni delle persone presenti, le perquisizioni operate, ed altri accertamenti, permettevano di costruire un quadro indiziario, che inchiodava il pregiudicato armerino.

Inoltre, la gravità del gesto, e la pericolosità del soggetto – con un vissuto criminale, nonostante la giovane età, che vanta numerosissimi episodi di furto, spaccio di stupefacenti e detenzione di armi, che lo hanno portato ad essere già stato Sorvegliato Speciale di P.S. in più occasioni, nonché a soffrire numerosi periodi di detenzione – determinavano lo il massimo sforzo investigativo, teso a cristallizzare quanti più riscontri possibili alle responsabilità del MINNELLA.

Le positive risultanze acquisite dai poliziotti armerini, venivano rassegnate alla Procura presso il Tribunale di Enna, che, valutata la fondatezza de fatti, proponeva il MINNELLA per la Misura cautelare della custodia cautelare in carcere. Proposta questa accolta dal G.I.P. che disponeva la misura anzidetta.

Misura oggi eseguita dagli Agenti armerini che, ultimati gli atti di rito, conducevano il giovane presso la Casa Circondariale di Enna.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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