venerdì 22 giugno 2012

Piazza. Vandali in azione bloccati dalla polizia

TITOLO: “Presi dalla noia notturna, imprecano per la mancanza di lavoro, ed iniziano a danneggiare le auto in sosta in vari punti della città dei mosaici, arrivando a forare dolosamente le ruote di decine di autovetture, ed a ribaltarne una: tre giovani disoccupati incensurati denunciati dalla Polizia.”
Nei giorni scorsi, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti –- hanno proceduto alla denuncia di tre giovani piazzesi, tale F. M., classe 1991, M.M., classe 1987 e G.M., classe 1993, incensurati, poiché tutti gravemente indiziati dei reati di artt. 81, 110, 624 in relazione con l’art. 625 nr. 2, nr.5 e nr.7, 635/2° nr.3 c.p.; azione delittuose aggravate altresì ai sensi dell’art.61 nr.1 e 5 c.p., nonché art.4/2° L. 110/75, per essersi resi responsabili, in concorso tra loro, di ripetuti danneggiamenti aggravati ai danni di numerosi autoveicoli in sosta, circa 14, mediante un giravite. Nella medesima occasione gli stessi indagati si impossessavano di alcune stemmi delle case costruttrici di una delle autovetture danneggiate.
I FATTI:-
In particolare, una mattina di alcune settimane addietro alla sala operativa del Commissariato della città della Madonna delle Vittorie, giungevano diverse segnalazioni relative ad una serie danneggiamenti aggravati, ai danni di numerosi veicoli in sosta, con foratura di pneumatici, consumati nella cittadina armerina nel corso della nottata precedente, avvenuti, prevalentemente, nelle aree di parcheggio del centro storico.
Recatisi sul posto, gli agenti armerini constatavano le autovetture che presentavano le ruote sgonfie per foratura, ed altri vari danneggiamenti.

A seguito di ciò gli investigatori armerini, avviavano mirate attività investigative per individuare i responsabili e porre un freno al medesimo fenomeno delittuoso.

Sin da subito, avuto riguardo al tipo di danneggiamento (erano chiaramente visibili dei fori sulla spalla dei pneumatici interessati), al consistente numero di veicoli danneggiati e, soprattutto, all’identità delle vittime, si propendeva ad escludere la matrice intimidatoria e l’ipotesi più probabile appariva, invece, quella di attribuire i fatti reato in argomento, ad una grave azione vandalica posta in essere da “bulli di paese”.

Durante le indagini veniva acquisita la precisa notizia confidenziale secondo la quale gli odierni indagati identificavano gli autori dei danneggiamenti.

Al fine di accertare i movimenti posti in essere dai giovani durante la notte degli eventi, gli stessi venivano convocati in questi Uffici per essere sentiti, simultaneamente.

Sin dalle prime battute della convocazione, i poliziotti percepivano come i giovani fossero in imbarazzo, in quanto si sentivano oramai “scoperti”.

In particolare due dei giovani confessavano il loro coinvolgimento nei danneggiamenti in questione, con il maldestro tentativo di “alleggerire” le proprie responsabilità penali, confessando altresì, altri danneggiamenti, ai danni di altre autovetture parcate in altre vie di questa cittadina, nonché il ribaltamento di una Mini Car, indicandolo il ragazzo come “palo” durante le consumate azioni vandaliche.

I giovani in argomento, confessavano di avere commesso i danneggiamenti perché …..disperati senza lavoro e senza un futuro nelle mani.. e quindi …potevano diventare anche delinquenti.

La confessione, unita ai vari accertamenti tesi a riscontrare la fondatezza della propalazioni degli indagati, permettevano di costruire un solido quadro indiziario, che consentiva agli investigatori armerini di denunciare i tre giovani per il reato di danneggiamento aggravato e furto, e deferirli alla Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Enna.







IL RESPONSABILE UFFICIO STAMPA

Commissario Capo della P.S.

Dott. Gabriele PRESTI

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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