giovedì 16 agosto 2012

Listone unico con gli ex dell'Mpa Fli cerca l'intesa con Crocetta

LA MISSIONE che si sono intestati il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il suo braccio destro in Sicilia, Carmelo Briguglio, sembra davvero impossibile. L'obiettivo è quello di riuscire a superare i veti dell'Udc nei confronti di Lombardo e dei lombardiani, e siglare quindi un'intesa su Rosario Crocetta a nome di tutto il Nuovo Polo per la corsa alla poltrona di Palazzo d'Orleans.
"L'alleanza tra Fli e Partito dei siciliani è inscindibile  -  dice Briguglio  -  dopo Ferragosto andremo a confronto coerenti e senza pregiudizi". Tradotto in parole povere, i finiani tenteranno di trovare un accordo con Crocetta, proponendogli la presentazione di una lista targata Nuovo Polo per la Sicilia, che metta insieme i candidati di Fli e del partito di Lombardo. Fini ha dettato la linea, e il coordinatore regionale di Futuro e libertà si è messo subito al lavoro.



Il pressing inizierà nei confronti del collega dell'Udc, Gianpiero D'Alia. A lui Briguglio spiegherà che, senza il Nuovo Polo, "Crocetta non vince e sicuramente perde se noi faremo un accordo a destra". "Noi non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno  -  dice il coordinatore regionale di Fli  -  parleremo con tutti quelli che vogliono seguire il nostro percorso riformista. Certo, da questo Pdl e centrodestra ci dividono molte cose, anche se parlare con Francesco Cascio, Gianfranco
Micciché o Nello Musumeci non è per noi un tabù".
Premesso quindi che Fli non esclude alcuna ipotesi, di certo c'è che in queste ore i finiani lavoreranno a un'intesa con Crocetta, provando ad aggirare il veto imposto da Casini. Il leader dell'Udc ha detto chiaro e tondo, sia a Fini sia allo stesso Lombardo, di "non avere alcuna intenzione di fare accordi con liste che abbiano i
simboli del partito del governatore ". Ma il presidente della Camera e Briguglio hanno chiarito, sondaggi alla mano, che Fli insieme al Partito dei siciliani "vale almeno il 20 per cento". "Senza di noi nessuno vince", dicono.

Facendo leva su questi numeri, i finiani tenteranno di fare un accordo "di alta ingegneria politica ". Una base per l'intesa potrebbe essere quella di una lista unica sotto il nome, tra l'altro già esistente, di Nuovo Polo per la Sicilia: "Esattamente quello che siamo oggi, senza bisogno di rinnegare presente o passato", dice Briguglio, che già da domani inizierà una serie d'incontri sul fronte Crocetta-D'Alia e tenterà nel frattempo di far diminuire le resistenze a questo progetto che ci sono anche nell'ex Mpa, specie dopo la presa di distanza personale
fatta da Crocetta nei confronti di Lombardo.

La soluzione di convergere sull'eurodeputato con una lista unica non sembra al momento molto gradita nel Partito dei siciliani: "Crocetta mi ha deluso sul piano umano  -  dice il senatore Giovanni Pistorio, ieri a Roma per il caso WindJet  -  sono sempre più convinto della nostra proposta autonoma, di andare cioè al voto
da soli con il ticket Fabio Granata-Massimo Russo. Perché se il comportamento dell'ex sindaco di Gela è molto deludente, non penso comunque che si possa dialogare con un centrodestra che non mostra segni di cambiamento".

E se sul fronte Nuovo Polo sono in corso grandi manovre di avvicinamento a Crocetta, nel Partito democratico dopo l'ufficializzazione della candidatura dell'ex sindaco di Gela fatta dal segretario Giuseppe Lupo, c'è chi chiede le primarie: "Che Crocetta sia il candidato del Pd alla carica di presidente della Regione ad oggi è il frutto di una conferenza stampa del segretario regionale  -  dicono i rappresentanti dell'area Marino, Rosario Filoramo e Giovanni Bruno  -  Lupo convochi invece una direzione regionale, non solo per dibattere su alleanze
e candidature in maniera chiara, ma anche per avviare le primarie ". Da Roma, invece, Giuseppe Fioroni si dice "pienamente soddisfatto " della scelta fatta da partito su Crocetta: "È l'uomo giusto per la Sicilia e l'intesa tra Pd e Udc è una scelta coraggiosa che segnerà un cambiamento importante per la Regione", dice l'ex ministro democratico.
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Agostino da iPhone

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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