lunedì 1 ottobre 2012

Bosco Bellia. Nessuno è responsabile!

di Giampiero Alfarini.

Caro Agostino, ritenendo lodevole la tua iniziativa sul recupero del Bosco Bellia, ho provveduto anch’io a dare il mio piccolo contributo alla causa (Vd. allegata ricevuta).
Nello stesso tempo, credo sia opportuno porre l’attenzione su un argomento scomodo, soprattutto in tempo di elezioni, ovvero quello sulla responsabilità di chi non ha fatto nulla per evitare, o quanto meno limitare, gli ingentissimi danni riportati dai ns boschi (non solo quello della Bellia, ma anche quello della Frattulla).
Prescindendo da quelle che sono le indagini investigative sui piromani che interessano la giustizia penale, sul punto, vorrei che qualcuno competente in materia o, solamente più informato del sottoscritto, mi spiegasse per esempio, in cosa consista il lavoro dei c.d. stagionali della forestale, chi li controlla, com’è organizzato il loro lavoro ecc.
E quali sono le misure che il Corpo Forestale ha posto in essere per il controllo e la prevenzione degli incendi?. 
Questo lo dico perché, sulla prima questione, ho avuto modo di osservare per buona parte di Agosto gli irreprensibili stagionali e sono giunto alla conclusione che non fanno un c……. I
In compenso, provvedono a lastricare i luoghi ove operano, con bottiglie di vetro, plastica ed ogni sorta di rifiuto. 
Se qualcuno avesse dubbi sull’argomento, si faccia il percorso dello “stagliafuoco” in c.da Frattulla.
Cmq. sono cose che ho visto ripetutamente e chi sostiene il contrario, mente
sapendo di mentire!
Sulla seconda questione, qualcuno dell’Amministrazione Comunale, in primis il Sindaco, ha mai chiesto al comandante della Forestale di Piazza Armerina un resoconto sull’attività di prevenzione, di controllo e di repressione delle riserve demaniali?
E per favore non si tiri in ballo la solita solfa sulle competenze funzionali, che sono solo un alibi per le coscienze. 
Non scopro nulla di nuovo, sono cose che molti pensano e dicono da anni; solo che stavolta ho voluto condividere il mio pensiero pubblicamente  non nascondendomi dietro l’anonimato.
Direte voi, ma era proprio necessario?
Non lo so; ma vedere il Sindaco che rilascia interviste parlando della distruzione dei boschi come una occasione di rilancio della comunità, che si “appropria” della bella iniziativa di un comitato di cittadini, per farne uno spot elettorale, proprio non mi va giù.
Giampiero Alfarini

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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