lunedì 22 ottobre 2012

La Sicilia che non funziona perde i due miliardi dei fondi europei per i siti Unesco

Mancano perfino i piani di gestione della programmazione 2007-2013

Palermo. La Sicilia ha perso i due miliardi di fondi europei già stanziati per i siti Unesco dell'isola. In cinque anni, 2007-2013, la Regione non ha neppure redatto i piani di gestione: adempimenti preliminari per ottenere i fondi che dovevano essere impiegati per i cinque luoghi della lista Unesco: Valle dei Templi, Eolie, Piazza Armerina, Val di Noto e Siracusa-Ortigia-Pantalica. Alcuni di questi siti rischiano anche, a causa delle «gravi mancanze dei lavori di riqualificazione, restauri e gestione» di essere depennati dall'elenco della World Heritage List.
Questo a pochi giorni dalla missione di scienziati e amministratori dell'Unesco che hanno trascorso una settimana sull'Etna per valutare l'inserimento del vulcano nella lista Unesco:la risposta si avrà tra giugno e luglio, quando si riunirà in Cambogia il Comitato del patrimonio mondiale. Un pesante monito contro la mancata gestione dei beni culturali tutelati dall'Unesco era già venuto a giugno quando vennero diffusi i dati sull'affluenza turistica a Siracusa: persi il 40 per cento dei visitatori. Allora Ray Bondin, ambasciatore permanente di Malta all'Unesco, già presidente dell'Icomos (l'organizzazione internazionale per la tutela dei monumenti e luoghi storici) ricordando che l'Unesco manda ispettori anche in incognito per controllare lo stato dei siti, dichiarò: «Occorre da tempo che nei luoghi protetti dall'Unesco vengano applicate le linee imposte dai piani di gestione, che riguardano: valorizzazione, fruizione del bene, diffusione della cultura classica, servizi di accoglienza turistica, oggi assai carenti, e altro ancora. Di tutto questo purtroppo oggi in Sicilia non c'è nulla. Senza i piani salta tutto, comprese le nuove opportunità di lavoro professionale». L'architetto Salvo Baio, docente a Siracusa, presidente del Consorzio Universitario Archimede, che ha denunciato la perdita dei due miliardi dell'Ue per i mancati piani di Comuni e Regione, rivela: «Anche altri fondi europei sono andati perduti, parte di quelli che annualmente il Mibac mette a disposizione per i siti Unesco e quelli previsti dai programmi operativi del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr)».
di Tina Lepri, edizione online, 17 ottobre 2012

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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