lunedì 19 novembre 2012

Arsenale sequestrato ad un valguarnerese


Sequestrato ordigno esplosivo, una doppietta a canne mozze e munizionamento di vario tipo: arrestato imprenditore agricolo che deteneva il pericoloso arsenale nella propria abitazione rurale.
Si tratta di MIANO Calogero, Valguarnerese, classe 1951.
È stato tratto in arresto nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 u.s. dagli uomini della 4^ sezione – antidroga e contrasto al crimine diffuso – della Squadra Mobile di Enna diretta dal Vice Questore Aggiunto dr. Giovanni CUCITI.
All’uomo sono stati contestati i delitti di:
a) detenzione illegale di arma clandestina ed alterazione di arma, avendo detenuto un fucile a canne mozze, del tipo a doppietta con canne parallele, con matricola punzonata allo scopo di renderla non identificabile;

b) detenzione illegale di materiale esplosivo, nella fattispecie un candelotto verosimilmente di manifattura artigianale, costituito da un cilindro metallico saldato su entrambe le estremità, della lunghezza complessiva, compresa la miccia, di cm. 35 e del diametro di cm. 5;

c) detenzione illegale di cartucce per pistola automatica e fucile.





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Il MIANO era già noto agli investigatori della Squadra Mobile per i suoi precedenti specifici in materia di reati concernenti le armi.

Poiché vi era motivo di ritenere che lo stesso potesse detenere illecitamente armamenti, nella notte tra venerdì e sabato, nell’ambito di preordinati servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati in genere, gli uomini della 4^ “sezione antidroga e contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione domiciliare a suo carico, presso l’abitazione rurale sita nella c/da Cafeci, al confine tra i territori di Enna e Valguarnera.



Durante le fasi della perquisizione, sul retro della casa, in uno spazio adiacente il muro dell’abitazione e adibito a deposito, ben occultato fra alcuni bidoni in plastica, veniva notato un cilindro in plastica di colore arancione, con le estremità chiuse con grossi tappi, lungo oltre 70 cm, con un diametro di oltre 20 cm.



Tale oggetto, che aveva attirato l’attenzione degli investigatori, veniva così aperto, rinvenendosi al suo interno:

Ø Un fucile del tipo doppietta a canne mozze e con matricola punzonata al fine di rendere illeggibile la matricola e con cartuccia camerata, avvolto in un sacco di juta ed assicurato con un legaccio;

Ø n. 1 giberna con all’interno 20 cartucce calibro 12, di diversa tipologia;

Ø n. 1 caricatore monofilare per pistola semi automatica, con n. 4 cartucce al suo interno;

Ø n. 1 candelotto di verosimile manifattura artigianale, costituito da un cilindro metallico saldato sulle due estremità, lungo cm. 35 e del diametro di cm. 5, avvolto in una confezione a più strati di cellophane, carta stagnola, strofinacci con una imbottitura di cotone idrofilo, il tutto racchiuso in un sacchetto in plastica nero, sigillato con dello scotch di carta.



Gli operatori, pertanto estendevano la perquisizione anche presso l’abitazione sita nel centro di Valguarnera, rinvenendo, occultati in una dispensa, ulteriori cartucce calibro 12.



Alla luce del fatto che:



Ø il fucile si presentava con la matricola punzonata, nonché modificato nelle dimensioni, così da aumentarne la capacità di offesa, il porto e l’occultamento;

Ø il candelotto chiaramente appariva esplosivo e idoneo all’utilizzo, poiché, seppure di verosimile manifattura artigianale, si presentava già con la miccia applicata e custodito in modo tale da renderlo inattaccabile dagli agenti atmosferici e opportunamente protetto per attutirne eventuali urti;

Ø il possesso di diverso tipo di munizionamento, sia per fucile che per pistola, lascia desumere che il MIANO potesse avere avuto anche la disponibilità di un’automatica,



il personale operante provvedeva – dopo avere sequestrato quanto sopra indicato – a trarre in arresto l’indagato, che, dopo gli adempimenti di rito, veniva ristretto presso la casa circondariale di Enna a disposizione del Sostituto Procuratore dr. Augusto RIO che coordina le indagini.



Inoltre, poiché l’esplosivo trattato in modo artigianale potrebbe risultare instabile e, pertanto, esplodere, nella mattina di sabato 17 novembre 2012, gli uomini della Squadra Mobile, unitamente agli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta, provvedevano a far brillare l’ordigno, presso cave isolate dell’interland ennese.



Enna 18.11.2012

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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