martedì 15 gennaio 2013

Il Movimento 5 Stelle sulle bollette TIA. Il consiglio comunale aiuti i cittadini. Venerdì alle ore 18.00 assemblea.

COMUNICATO STAMPA.

Il Consiglio Comunale di Piazza Armerina, vada incontro ai cittadini e fornisca le giuste direttive sulla vicenda delle Bollette TIA che stanno arrivando in questi giorni a tutti i cittadini piazzesi. Il Movimento 5 Stelle Piazza Armerina chiede la celebrazione di un consiglio comunale straordinario e urgente in cui verifichi se l’operato della Ato EnnaEuno in liquidazione non sia nuovamente inficiato da vizi o illegittimità. 

In questo momento i cittadini sono spaesati e non sanno cosa fare. Non è possibile che i cittadini siamo sempre l’ultima ruota del carro. In attesa di risposte da parte del Consiglio Comunale, segnaliamo ai cittadini che in data 18 Gennaio 2012 alle ore 18, presso la nostra sede in Via Filippo Guccio (di fronte corpo forestale) si terrà un'assemblea pubblica per discutere di questa problematica. La cittadinanza è invitata a partecipare.



Ormai da qualche settimana i piazzesi stanno ricevendo una lettera raccomandata a.r. consegnata da Smart post, operatore di poste private, inviata da EnnaEuno SpA in liquidazione, a firma del Funzionario Responsabile Ing. Roberto Palumbo, recentemente arrestato dalle forze dell’ordine.
La missiva spiega che per l’anno 2006 la Società mittente ha svolto il servizio di raccolta dei rifiuti e chiarisce come detto servizio è qualificato come di carattere pubblico e, pertanto, deve essere svolto nel rispetto dei principi igienico-sanitari.
Ciò nondimeno la Società svolge un’attività di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza, laddove nel ribadire che i costi sono stati sostenuti per l’espletamento del servizio, detto servizio è stato assolto anche se la cittadinanza ne ha omesso il pagamento ovvero lo ha eseguito solo parzialmente.
Tale mancato pagamento della tariffa sarebbe in buona parte da addursi alla nota Sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia n. 48/2009 e ad altre pronunce della Corte di Cassazione che hanno sancito l’illegittimità delle fatture all’epoca emesse.
Quindi l’EnnaEuno aderendo alle statuizioni dei richiamati Organi di Giustizia ha voluto eliminare le difformità emettendo, a distanza di due anni dal passaggio in giudicato della Sentenza del CGA, una nota di credito per epurare dalla fattura l’I.V.A. non dovuta e con l’applicazione di una tariffa valida, quale sarebbe l’ultima approvata in seno al Consiglio Comunale di Piazza Armerina e dal medesimo Organo deliberata.
Nella stessa missiva facendo riferimento ad una eventuale compensazione dei crediti-debiti risultanti, da rinviare ad altra fattura, la Società avverte che decorso infruttuosamente il termine di trenta giorni dalla prima scadenza si provvederà al recupero coattivo.
In allegato alla predetta lettera è parimenti inviata una nota di credito a storno di quanto richiesto per il servizio del 2006 e con il medesimo numero è emessa una nuova fattura che si riferisce alla tariffa applicata per l’anno 2006 per la raccolta dei rifiuti, a cui aggiungersi una addizionale provinciale del 3%.
Ancora in allegato sono inviati dei bollettini di conto corrente postale da utilizzarsi per eseguire il versamento.
Non sfuggirà ad una attenta analisi dei bollettini che l’incasso del corrispettivo chiesto dalla EnnaEuno spa in liquidazione è da indirizzarsi a: ANDREANI TRIBUTI SRL – TIA 2006 – ENNAEUNO.
Ancora è il caso di rammentare che il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia con la sopra richiamata pronuncia ha statuito che sino all’emanazione del Regolamento da emanarsi secondo l’art. 238 comma 6 del D.Lgs 3/4/2006 e fino al compimento degli adempimenti per l’applicazione della tariffa continuano ad applicarsi le discipline dei regolamenti vigenti.
In altre parole gli aumenti tariffari delle Ato sono stati dichiarati illegittimi perché in violazione delle norme di legge. 
Quanto sopra non farebbe una piega se non si fosse in presenza di una Società in liquidazione, ovvero una società depotenziata dei poteri, la quale agisce in pendenza di annosi contenziosi avviati dall’utenza nei Suoi confronti, attesa la pervicacia nel resistere su posizioni, successivamente dichiarate non corrispondenti alla Legge.
In detti contenziosi, ai più, è noto come è stato quasi impossibile ai vittoriosi recuperare le spese di giustizia proprio in danno dell’Ato.
Senza pretesa di approfondire va riferito che in diritto, la liquidazione di un'impresa è il processo mediante il quale una società (o parte di essa) viene portata al termine, ridistribuendo tutti gli attivi e cercando ove possibile di chiudere tutte le posizioni debitorie. La liquidazione può essere sia coatta (imposta dal tribunale) o volontaria (decisa dall'imprenditore).
Corre inoltre l’esigenza di osservare ai tanti, come gran parte dell’utenza ebbe a ricevere le Cartelle di pagamento della Tariffa di Igiene Ambientale per l’anno 2006, all’epoca emesse sulla base di ruoli ordinari dalla Ato EnnaEuno Spa, furono riscosse mediante Agente della Riscossione Serit Sicilia Spa.
Altrettanto noto è come detta pretesa dell’Ato EnnaEuno, ove opposta, fu annullata con condanna alle spese dell’Ato in favore dei ricorrenti, da parte della Commissione Tributaria Provinciale competente.
Ciò nondimeno essendo decorso un lasso di tempo di sette anni dall’espletamento del servizio la Società EnnaEuno riemette le fatture per il servizio all’epoca reso, benché ai sensi dell’art. 2948 c.c. comma 4, il proprio credito incorrerebbe in tutti i presupposti della prescrizione.
Pur volendo per assurdo ammettere la bontà dell’azione sensibilizzatrice della Società Ato EnnaEuno Spa in Liquidazione, è spontaneo chiedersi come mai l’importo del servizio va adesso pagato ad una società privata quale la Andreani Srl, e soprattutto sulla base di quale rapporto sotteso ed autorizzato da chi?
Anche una rigida valutazione dell’operato del Liquidatore si crede debba competere al Consiglio Comunale della Città, nel caso in cui dette azioni riverberino sulle tasche ormai vuote dei cittadini, vessati ed oppressi da un sistema di tassazione insostenibile.
Quindi sarebbe auspicabile un’azione coesa e decisa da parte dell’Organo suddetto, con l’allestimento del supporto necessario gratuito in favore dei cittadini, volto a verificare che l’operato della Ato EnnaEuno in liquidazione non sia nuovamente inficiato da vizi o illegittimità, ciò nel rispetto dei tempi stretti di trenta giorni, indicati dalla medesima società.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI