A Piazza Armerina parte il primo
screening diffuso nella provincia di Enna, per l’individuazione di alunni con
difficoltà specifiche di apprendimento, in particolare Dislessia, Disgrafia e
Disortografia, che oggi in media interessano circa il 5% della popolazione
scolastica. L’iniziativa promossa
dall’Assessore alle Pari Opportunità e Politiche per l’infanzia, Loretta
Vargiu, in collaborazione con l’Assessore alla Pubblica Istruzione Innocenzo Di
Carlo, e con l’AID Associazione Italiana Dislessia di Caltanisetta ed Enna, coinvolge
tutte le scuole dell’obbligo di primo e secondo grado e vedrà interessati circa
450 alunni frequentanti le classi terza
elementare e prima media della città. Lo scopo dello screening è quello di creare i presupposti per una
parità di apprendimento anche quando sussistono difficoltà specifiche, e poter
costruire un piano didattico personalizzato che sappia valorizzare le
attitudini individuali di tipo cognitivo.
Oggi, ciò è possibile grazie alla recente Legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastici, che recita “E' compito delle scuole di ogni ordine e
grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita
comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare
i casi sospetti di DSA” e dare il via al percorso di diagnosi e di trattamento.
L’attività di screening, monitorata dal Dott. Marco Leonardi membro del comitato scientifico dell’AID, con
l’intervento di Psicologi e Logopedisti, vedrà il coinvolgimento diretto di un
gruppo selezionato di docenti di ogni plesso scolastico, che verrà istruito alla
somministrazione di test oggettivi e strumenti
valutativi, utili ad individuare i soggetti con difficoltà di apprendimento. Le
scuole potranno ripetere lo screening annualmente in modo da creare
una maglia costante per l’individuazione degli alunni in ingresso e poter
segnalare alle famiglie la presenza di particolari difficoltà , come prevede l’articolo
3 comma 3 della legge n° 170/ 2010. L’assessore Vargiu, ribadisce con forza che
intervenire ed aiutare gli alunni con
difficoltà, è di fondamentale importanza per evitare non solo frustranti insuccessi scolastici, che spesso portano
all’abbandono e che ledono alla base il principio di pari opportunità di
accesso al mondo del lavoro con conseguenze professionali di basso profilo,
ma l’intervento quanto mai tempestivo è
fondamentale anche per favorire uno sviluppo armonico della personalità, altrimenti
minata da inadeguatezza e scarsa autostima. Inoltre con l’avvio di questo
progetto che vede la collaborazione fra pubblica amministrazione e istituzioni
scolastiche si pone l’accento sull’approccio sociale al problema delle
Dislessie. I dati derivanti dallo screening saranno poi sottoposti
all’attenzione del dipartimento di neuropsichiatria infantile di competenza per
avviare i percorsi di diagnosi e trattamento, ma saranno segnalati anche al livello
provinciale, in modo da poter chiedere con cognizione oggettiva, il
potenziamento del settore sanitario pubblico al fine di garantire anche in
questo caso “pari opportunità” di trattamento.
Loretta Vargiu