martedì 23 aprile 2013

Quarant'anni FIDAPA. Agata Caruso Mulè - Presidente Fidapa 1993/95

(Nella foto con Marisa Fagà –
Consigliera di Parità della Regione Calabria) 

Rovistando tra i cassetti, ritrovando foto, carte, appunti, forti sono state le emozioni, i sentimenti, i ricordi, che mi hanno trasportata negli anni Novanta, quando da Vicepresidente della Sezione dovetti sostituire Valeria Venuti nell’ultimo anno del suo mandato presidenziale.
Andando indietro con il pensiero, tutte le manifestazioni e le cerimonie mi sembrano degne di essere sottolineate, ma mi rendo conto che sarebbe impossibile elencarle tutte.
Il resoconto dei miei tre anni di presidenza inizia quel 16 Marzo 1992 con la trattazione del tema nazionale “Donne e Potere” e la presenza di illustri relatrici: Fede Amari, Marilù Gambino, Maria Messina, Marika Caruselli, su direttiva dell’allora Presidente Nazionale Eugenia Bono.

Importantissimo il tema per quegli anni in cui si invocava nelle istituzioni la partecipazione femminile. Si discuteva sul concetto di “potere” e se ne sottolineava il senso nobile, dal momento che le donne esercitavano il potere costantemente, quotidianamente nell’amministrare l’azienda familiare, nell’accudire gli anziani, i figli, rendendoli maturi e indipendenti. Si invocava l’azione della Fidapa che doveva rivolgersi verso una pressante richiesta di riforma della vita politica del paese, un’associazione - quella nostra - orientata verso forme di avanzata partecipazione civile, capace di promuovere l’azione di Donne forti e coraggiose che si distinguevano per onestà, intelligenza, eccellenza morale, competenza ed equilibrio.

Altro importantissimo tema nazionale “Donne e Città” , un tema attuale e affascinante, che ci ha consentito di esaminare più da vicino la realtà che noi meglio conoscevamo e in cui eravamo conosciute, offrendo una serie di servizi, indagando su una serie di problematiche, quali la situazione sanitaria, il disagio giovanile, l’ambiente, l’armonizzazione dei tempi della città con le esigenze delle donne che lavorano.

” Far fare a chi non fa quello che dovrebbe fare” : questo era il nostro motto, consapevoli certamente di non potere risolvere i problemi direttamente, ma certe di sensibilizzare e stimolare le Istituzioni preposte, fornite di professionalità e di mezzi adeguati.

In quell’occasione si è offerta a numerose amiche pittrice l’opportunità di esprimere, attraverso l’arte della pittura, il loro modo di immaginare la realtà cittadina. Magistralmente coordinate dalla prof.ssa Marcella Tuttobene, ne nacque un grosso evento: ”Donna e Città – Pittura al femminile tra realtà e sogno”

Abbiamo voluto, con la scelta di una collettiva tutta al femminile, sollecitare, spronare le amiche pittrici ad un impegno sempre più crescente, convinte che la Donna riesce a raggiungere momenti di alta creatività non solo in ogni atto della vita quotidiana, ma nel continuo impegno profuso nell’esprimere il meglio di se stessa e dell’ambiente che la circonda. Una testimonianza d’arte che ha fatto emergere la personalità artistica di ben 17 donne pittrici, provenienti da vari centri della provincia ennese, 17 espressioni metaforiche fermate nelle tele delle artiste, che la sezione ha raccolto sotto forma di serigrafie per farne dono alla cittadinanza.

21/27 Ottobre 1994: “Mostra di abiti d’epoca dal 1700 al 1940” a cura del prof. Raffaello Piraino, pittore, costumista, collezionista, docente di Storia del Costume presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. L’esposizione di abiti di varie epoche e di accessori ha affascinato non soltanto per curiosità, ma anche per quel mistero emanato dalla nostalgia del passato. Nella mostra, allestita nella suggestiva cornice della Commenda dei Cavalieri di Malta, dietro quelle stoffe, ricami, pizzi, frange, dentro quei preziosi involucri aleggiavano folle di donne che hanno vissuto, pianto o gioito. Il pubblico numerosissimo (circa 5000 presenze attestate dal registro delle firme) proveniente da tutta la Sicilia ne è rimasto incantato.

Che dire degli ospiti illustri? Renzino Barbera con il suo umorismo e la sua poesia, Marisa Fagà, Consigliera di Parità della Regione Calabria, Madame Christiane Capponi, l’attore Gianfranco Idonea, i cantanti lirici Anna Di Marco e Walter Mannella, l’allora Assessore Regionale alla Sanità Giuseppe Firrarello, il ginecologo Prof. Lanzone dell’Università La Sapienza di Roma. Personalità che hanno animato incontri, convegni, conferenze come ad esempio ”Pianeta Sanità”, “La Donna incontra le Istituzioni”, “La Donna incontra la Banca”, “Le condizioni materne in gravidanza e il rapporto con il benessere fetale”

Ho avuto il privilegio di celebrare il Ventennale della Fondazione della Sezione presso il Gran Priorato di Sant’Andrea, alla presenza delle più alte autorità nazionali e distrettuali della Fidapa. La S. Messa, officiata da S.E. Mons. Vincenzo Cirrincione, Vescovo della Diocesi, ha avuto il suo momento culminante nella benedizione dei distintivi, che segnano l’identità delle socie nella Federazione, presenze importanti non dal punto di vista numerico, ma colonne qualificate apportatrici di prestigio.

Poi ancora gli appuntamenti tradizionali, imprescindibili, attesi da tutte le Socie e i familiari: la Festa degli Auguri a Natale e la Cerimonia delle Candele, momenti entrambi di forte suggestione e simbologia, carichi di profondi significati metaforici. Il Natale festa d’amore e di fratellanza, la cerimonia delle Candele intesa come condivisione di ideali associativi, di pace e servizio tra tutte le Federazioni sparse nei cinque continenti. Appuntamenti animati da compagnie teatrali o musicali di forte spessore, capaci di attirare la presenza di un pubblico numeroso, qualificato e intelligente nell’accogliere l’evento.

Abbiamo goduto e godiamo ancora di visibilità e credibilità, perché abbiamo inciso con intelligente fermezza nel tessuto sociale e locale, svolgendo un ruolo di vera promozione culturale, attente esecutrici - insieme alle autorità fidapine nazionali e regionali - dei dettami statutari.

Nel 1995 si è conclusa la mia esperienza come Presidente. Continua ancora il mio servizio e spero di poter dare il mio contributo per il futuro.

Alle giovani Socie l’augurio di tenere alto il nome della Sezione e proseguirne dignitosamente il cammino.

Agata Caruso Mulè – VII Presidente della Sezione di Piazza Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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