COMUNICATO STAMPA
Alla fine di gennaio il centro diurno del CSR, frequentato da 15 disabili, è stato forzatamente chiuso e i dipendenti sono stati licenziati per mancanza di fondi. Com’è ormai noto, dalla cronaca degli ultimi giorni, nonostante sia mancato l’impegno di spesa da parte dell’amministrazione provinciale, i due centri di Barrafranca ed Enna, facendo affidamento sulla quota di finanziamento da parte dei comuni di Enna, Barrafranca, Villarosa e Calascibetta, hanno ricominciato a fornire il servizio.Il centro di Piazza Armerina, invece rimane chiuso poiché il Comune, distinguendosi (non in meglio) dal resto dei comuni della provincia non ha mai contribuito al finanziamento del centro diurno. Dice Lorenzo Naso, presidente della locale sezione alias, nonostante le ripetute promesse hanno ricevuto solo un marginale contributo nell’ambito dei piani di zona per attività comunque complementari al centro diurno che sono state effettuate soltanto perché il centro funzionava con costi a carico del CSR e della provincia e del comune di Aidone.
La disperazione per l’assenza di un servizio necessario e lo sconcerto per l’indifferenza assoluta da parte di chi dovrebbe farsi carico del servizio e che, invece, dedica il proprio tempo alla ricerca di candidati o di voti per assicurarsi le poltrone al palazzo del governo, sono i sentimenti che, al momento, permeano gli animi dei familiari dei disabili interessati, dei dipendenti licenziati e dei volontari.
I famigliari sono esasperati per il prolungamento della chiusura e vorrebbero manifestare pubblicamente il loro dissenso, per tale ragione, i dipendenti licenziati, per non lasciare i disabili a casa e i familiari nella disperazione, insieme ai volontari dell’A.I.A.S. hanno deciso di riprendere il servizio, per evitare che, la protesta, solo rinviata al periodo post elettorale, possa servire a strumentalizzare il problema con false promesse. Intanto ogni giorno che passa, sembrano diminuire le possibilità che il centro possa riaprire a pieno regime e i dipendenti possano essere riassunti, anche perché nei programmi elettorali e nei comizi non si fa cenno all’argomento disabili, rimane solo speranza che i candidati a sindaco possano inserire nei loro programmi l’istituzionalizzazione del servizio.
Oggi il servizio è ripreso nei locali messi a disposizione dal C.S.R. grazie alla sensibilità del l’ing. Francesco Lo Trovato presidente c.s.r. e dei volontari, ma va da se che il volontariato, per quanto di fondamentale importanza, non può e non deve sostituirsi ad un servizio dovuto nei confronti dei più deboli