Piazza Armerina. "Siamo riusciti ad evitare il licenziamento degli operatori del servizio di raccolta dei rifiuti". Filippo Miroddi, sindaco della città dei mosaici, racconta le ultime due giornate, che lo hanno visto impegnato ed evitare l'emergenza rifiuti che coinvolge quasi tutte le città siciliane, per il passaggio degli ATO alle SRR. Ieri, il sindaco piazzese, insieme ai dipendenti del cantiere di Piazza ed ai rappresentanti dei sindacati CGIL, UGL e UIL, è riuscito a fare annullare il provvedimento di licenziamento degli operatori dei rifiuti che avevano passato un paio di giorni di grande paura. Racconta Miroddi. "Con il buon senso di tutti siamo riusciti ad evitare che gli operatori del servizio di raccolta dei rifiuti venissero licenziati con la conseguente perdita di tutti i diritti acquisiti durante i loro anni di lavoro. L'unione - come sempre - ha fatto la forza e insieme ai rappresentanti del cantiere, ai lavoratori e ai sindacati siamo riusciti a evitare il licenziamento". In verità il licenziamento c'era stato. Infatti i lavoratori erano stati licenziati giorno 30 settembre dal loro contratto a tempo indeterminato e riassunti il 2 ottobre con contratto a termine fino al 31 ottobre. Un’operazione che qualche operaio del cantiere ha definito "piratesca". E’ opinione diffusa tra gli operatori che i licenziamenti non avrebbero dovuto aver luogo. “Stanno facendo su di noi una serie di atti che potrebbero sembrare frutto di una ritorsione di Enna nei confronti della città di Piazza Armerina che ha scelto di andare con la raccolta rifiuti di Gela. Ringraziamo il sindaco Miroddi ed il nostro responsabile del cantiere Peppino Libertino che insieme hanno condotto una difficile e complessa battaglia per i nostri diritti". La vicenda dei rifiuti è destinata a continuare. Piazza Armerina, ha aderito già con la precedente amministrazione guidata da Fausto Carmelo Nigrelli, alla SRR di Gela. Decisione che è stata ratificata dall'attuale consiglio comunale presieduto da Gianfilippo La Mattina. Dopo la ratifica del Consiglio Comunale del trasferimento da Enna a Gela, come d’incanto il personale in carico al cantiere di Piazza Armerina è passato da 48 a 63 unità. Addirittura hanno comunicato che trasferiranno dipendenti non residenti a Piazza e personale che, di fatto, non ha mai lavorato per il cantiere di Piazza Armerina. I lavoratori hanno espresso la sensazione che la politica del personale finora adottata, e che farebbe lievitare il costo del servizio, potrebbe essere tesa a far rientrare Piazza nella SRR di Enna e non perdere la notevole quota che essa rappresenta.
Agostino Sella