martedì 10 dicembre 2013

Lo scrittore Gianrico Carofiglio al Liceo di Piazza Armerina

di Marina Perdichizzi
Il 5 dicembre 2013 le classi quarte e quinte del Liceo Classico e Scientifico di Piazza Armerina hanno avuto l’opportunità di incontrare lo scrittore Gianrico Carofiglio, che ha presentato il suo ultimo libro, dal titolo “Il bordo vertiginoso delle cose”. L’incontro con gli studenti si è tenuto nell’auditorium del Liceo. A dare il via all’incontro è stata la Preside, Prof.ssa Lidia Di Gangi che, con modi garbati ed eleganti, ha presentato lo scrittore e ha delineato velocemente la trama del libro. Davanti a noi studenti si è presentato un uomo sulla cinquantina, molto distinto, alto e dai capelli brizzolati. Carofiglio ha saputo catturare subito l’attenzione di noi alunni con un linguaggio chiaro e incisivo, rispondendo alle numerose domande degli studenti. Il suo ultimo libro è un romanzo introspettivo, che ha per protagonista Enrico Vallesi, uno scrittore tradito dal successo che, per caso, legge sul giornale una notizia che lo spingerà a ritornare nella città della sua infanzia: Bari. In questo modo inizia un avvincente viaggio di riscoperta dei ricordi dell’adolescenza, in bilico tra rabbia e tenerezza. Con una scrittura tagliente e scorrevole, lo scrittore ci guida fra le storie del suo libro. Il bordo vertiginoso delle cose è un romanzo di formazione alla vita che porta il lettore a sentirsi protagonista, poiché a tutti noi capita, talvolta, di vivere in equilibrio vertiginoso. Grande è stata l’attenzione e la partecipazione degli studenti, curata in tutti gli aspetti l’organizzazione della giornata da parte dei docenti e della Preside.

                                                                                  

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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