giovedì 9 gennaio 2014

Pakistan, bambino muore per sventare attentato kamikaze contro la scuola

ISLAMABAD - Aitzaz Hasan Bangash aveva 14 anni. E' morto lunedì nella piccola città sciita di Ibrahimzai, vicino a Islamabad, immolandosi per fermare un attentatore suicida che voleva fare una strage nella sua scuola. Il ragazzino era rimasto fuori dalla scuola, insieme a due amici, perché era arrivato tardi. Al gruppoetto si è avvicinato un ventenne, che ha spiegato di voler chiedere l'ammissione alla scuola. E' stato a quel punto che i tre ragazzi si sono resi conto che lo sconosciuto nascondeva un ordigno; ma mentre due di loro sono fuggiti, rifugiandosi nella scuola, Aitzaz, si è slanciato contro il kamikaze per fermarlo e, nell'agguantarlo, ha innescato l'esplosione. Al momento dell'attentato all'interno dell'edificio scolastico c'erano circa 2mila alunni. Il padre di Aitzaz, Mujahid Ali Bangash, si è detto orgoglioso del ragazzo: "Mio figlio ha fatto piangere sua madre, ma ha evitato che altre madri piangessero i loro figli". Il Pakistan celebra oggi questo suo piccolo eroe con articoli sulla stampa, una valanga di tweet, omaggi su Facebook e appelli al governo perché gli sia conferita una "medaglia al valore". L'attentato è stato rivendicato da Lashkar-e-Jhangvi, un gruppo radicale islamico sunnita all'origine di molte stragi in Pakistan contro gli sciiti, una minoranza musulmana che rappresenta il 20% della popolazione pakistana. La provincia del Khyber Pakutunkhw è limitrofa alle zone tribali, covo per eccellenza degli estremisti jihadisti, uomini di al-Qaeda e fazioni talebane, tanto pakistane che afghane.


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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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