Lo staff dello SPRAR di Aidone |
Si è svolto martedì alle 16.00 presso la sala consiliare del
comune di Aidone il convegno dal titolo “Il sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati: primo semestre SPRAR nel Comune di Aidone” a
cura dell’associazione Don Bosco 2000, ente gestore dello SPRAR ad Aidone avviato
il 31 gennaio 2014. Lo SPRAR è un sistema di accoglienza immigrati finanziato
dal Ministero dell’Interno che prevede ad Aidone un gruppo di 30 immigrati da
vari paesi africani ed asiatici quali Somalia, Egitto, Mali, Guinea, Gambia,
Senegal, India, Sudan, Nigeria e Bangladesh.
L’architetto Sella ha illustrato i dati economici che
gravitano intorno all’accoglienza, dimostrando che i finanziamenti per i
migranti hanno una notevole ricaduta nel territorio della città di Aidone, in
termini di contratti di locazione, acquisti nei supermercati, nelle
tabaccherie, nelle farmacie. Inoltre nuovi posti di lavoro sono da attribuire
al finanziamento SPRAR per l’accoglienza. Il coordinatore ha inoltre
ringraziato lo staff di grande competenza che da febbraio gestisce un servizio
delicato e di che necessita grande professionalità e che ha creduto fortemente
in un modello di accoglienza che non è quello dei grandi alberghi. Nel modello dell’accoglienza diffusa
ad Aidone, i migranti vengono accolti facendoli diventare protagonisti di un
loro progetto personale.
Nella seconda sessione del convegno, si sono svolti gli
interventi di altissimo livello di Sua Eccellenza Mons Gisana, vescovo della
Diocesi di Piazza Armerina, del Dottor Grasso, capo di gabinetto della
Prefettura di Enna (presente al posto del Prefetto Dottor Guida, in viaggio per
Roma al Ministero dell’Interno per comunicazioni urgenti) e la Dottoressa
Valentina Bellis, della Pastorale Giovanile Salesiani di Torino. Il sindaco di
Aidone Vincenzo Lacchiana ha poi concluso il convegno.
In breve, il vescovo ha centrato il suo intervento sul
significato dell’accoglienza ai piccoli, attraverso il messaggio cristiano del
discepolato che si ha per diritto, e questo riguarda anche i piccoli, quindi
anche gli immigrati. Sua Eccellenza ha inoltre mostrato un grande apprezzamento
per il lavoro svolto dallo staff SPRAR di Aidone che da mesi si trova a
fronteggiare una situazione di grande difficoltà con un elevato grado di
competenza, professionalità e passione.
Il dottor Grasso ha puntualizzato che il ministero
dell’interno cerca di dare risposte immediate all’emergenza dell’immigrazione.
Ha raddoppiato il numero delle commissioni sul territorio nazionale,
determinando una sede di commissione anche a Enna per dare ai migranti la
possibilità dell’audizione, che spetta loro di diritto. I dati sui migranti
sono importanti e ci dicono che l’Italia e la Sicilia fanno quello che hanno
sempre fatto per l’accoglienza che è un dovere solidaristico e cristiano e
anche in senso identitario, per la lunga storia di emigrazione e commistione di
etnie che caratterizza la nostra regione. All’esigenza di gestire i flussi di
migrazione in Sicilia, la provincia di Enna non ha reagito con le tendopoli e
le palestre e l’emergenza della protezione civile. Al contrario abbiamo
risposto con l’accoglienza disposta dalla prefettura. Non è sempre stato facile
ma abbiamo lavorato duramente per ottenere buoni risultati.
Ed infine, la dottoressa Valentina Bellis ha raccontato la
sua esperienza nella gestione del condominio sociale, una struttura nella quale
vengono ospitati per un periodo di 18 mesi famiglie individuate dai servizi
sociali del comune di Torino, senza distinzione tra italiani o stranieri. Nel
condominio vivono anche nuclei familiari di anziani e famiglie affidatarie. Oltre
agli appartamenti di ciascun nucleo familiari, ci sono spazi comuni all’interno
dei quali si svolge la vera integrazione sociale. In questa esperienza, si
realizzano anche notevoli risparmi per il comune.
In occasione del
convegno, il vescovo Mons Gisana ha consegnato una targa di riconoscimento da
parte dell’associazione Don Bosco 2000 all’immigrato Nigeriano che sabato
scorso ha restituito ai carabinieri di
Piazza Armerina una mazzetta di oltre 4000 euro ritrovata per strada.