A poche ore dal voto decisivo, sale la tensione per l'adesione di Piazza Armerina all'area metropolitana di Catania.
A seguire la lettera aperta del comitato pro referendum ai consiglieri comunali:
A seguire la lettera aperta del comitato pro referendum ai consiglieri comunali:
Ai signori consiglieri comunali
Con le delibere dei Consigli Comunali e con i referendum
confermativi con i quali, a stragrande maggioranza,
è stata manifestata la volontà le comunità di Gela, Niscemi e Piazza Armerina di aderire alla città metropolitana
di Catania si è determinata un’opinione finalmente veramente libera, forte e convinta che questo asse territoriale
è anche un asse strategico.
è stata manifestata la volontà le comunità di Gela, Niscemi e Piazza Armerina di aderire alla città metropolitana
di Catania si è determinata un’opinione finalmente veramente libera, forte e convinta che questo asse territoriale
è anche un asse strategico.
Esso rappresenta una straordinaria opportunità di
crescita attraverso la valorizzazione delle diverse e
complementari caratteristiche dei vari comuni: agricoltura ed artigianato, turismo e beni culturali, imprenditoria
e commercio.
complementari caratteristiche dei vari comuni: agricoltura ed artigianato, turismo e beni culturali, imprenditoria
e commercio.
Tutto questo all’interno della vasta città metropolitana
di Catania e domani, se possibile, in un apposito ambito
territoriale o consorzio.
territoriale o consorzio.
Sembrava fatta, con la Legge Regionale n. 8/14, ed invece
è intervenuta la Legge Regionale n. 15/15 con la
quale si istituiscono sei consorzi e tre aree metropolitane; implicitamente si è cercato di cristallizzare la
situazione attuale.
quale si istituiscono sei consorzi e tre aree metropolitane; implicitamente si è cercato di cristallizzare la
situazione attuale.
Non potendo tuttavia far finta che non ci fossero mai
stati le delibere dei Consigli Comunali ed i referendum
popolari, la stessa legge prevede la possibilità, per i comuni che si erano già espressi, di confermare la
loro volontà con un’ulteriore delibera dei rispettivi Consigli Comunali.
popolari, la stessa legge prevede la possibilità, per i comuni che si erano già espressi, di confermare la
loro volontà con un’ulteriore delibera dei rispettivi Consigli Comunali.
Si sono quindi rimessi in moto tutti quelli che si
oppongono a questo straordinario progetto in nome delle
vecchie e sperimentate consorterie, oggi più di prima.
vecchie e sperimentate consorterie, oggi più di prima.
Vengono fatte promesse, anche alle singole persone;
qualche volta vengono fatte balenare opportunità
eccezionali come se ci fossimo conosciuti stamattina oppure danni terribili per la collettività e catastrofi!
eccezionali come se ci fossimo conosciuti stamattina oppure danni terribili per la collettività e catastrofi!
E invece tutti abbiamo sperimentato, più e più volte, la
povertà delle prospettive e, talora, forme evidenti
di emarginazione da cui gli stessi, che oggi fanno terrorismo, non hanno saputo o voluto uscire.
di emarginazione da cui gli stessi, che oggi fanno terrorismo, non hanno saputo o voluto uscire.
È noto a tutti che la legge regionale 15/15 sui liberi
consorzi, con tutta probabilità, e sottolineamo con
probabilità, verrà impugnata.
probabilità, verrà impugnata.
Ciò significa che, con altrettanta probabilità, dovrà
essere rivista dall'ARS per le modifiche richieste
dal Governo nazionale, facendo cessare i motivi del contendere dell'eventuale impugnativa (questo
sarebbe l'accordo secondo quanto alti fonti istituzionali ci hanno detto).
dal Governo nazionale, facendo cessare i motivi del contendere dell'eventuale impugnativa (questo
sarebbe l'accordo secondo quanto alti fonti istituzionali ci hanno detto).
Tuttavia chi ha seguito la stampa di questi ultimi giorni
sa anche che tra i 14 articoli “incriminati” non c'è
l'articolo 44 (circostanza confermata dalle stesse fonti sopra citate) che consente ai comuni di Piazza
Armerina, Gela e Niscemi di transitare nel libero consorzio di comuni città metropolitana di Catania.
Quindi, nel peggiore dei casi ad essere ritoccati saranno solamente gli aspetti che riguardano i gettoni,
le elezioni, il personale, i criteri di voto ma non la possibilità di deliberare per Piazza Armerina di unirsi
alla città metropolitana di Catania.
l'articolo 44 (circostanza confermata dalle stesse fonti sopra citate) che consente ai comuni di Piazza
Armerina, Gela e Niscemi di transitare nel libero consorzio di comuni città metropolitana di Catania.
Quindi, nel peggiore dei casi ad essere ritoccati saranno solamente gli aspetti che riguardano i gettoni,
le elezioni, il personale, i criteri di voto ma non la possibilità di deliberare per Piazza Armerina di unirsi
alla città metropolitana di Catania.
Cari Consiglieri e cari concittadini, non lasciamoci
intrappolare dalle false lusinghe e da artificiali legami
storici che non hanno prodotto alcunché di buono e dalle voci terroristiche.
storici che non hanno prodotto alcunché di buono e dalle voci terroristiche.
Ragioniamo con la nostra testa e rendiamoci conto che
questo progetto, per cui stiamo lottando, è
veramente fondato e promettente per la complementare ricchezza dei comuni di questo asse territoriale,
per la loro vicinanza culturale ed anche fisica e per le loro caratteristiche che finora sono state
sempre marginalizzate ed impedite nella loro capacità di espressione
veramente fondato e promettente per la complementare ricchezza dei comuni di questo asse territoriale,
per la loro vicinanza culturale ed anche fisica e per le loro caratteristiche che finora sono state
sempre marginalizzate ed impedite nella loro capacità di espressione
Condizione necessaria e indispensabile perché il progetto
possa realizzarsi è mantenere l’unita di
questo asse territoriale. Bisogna coltivare l’unità.
questo asse territoriale. Bisogna coltivare l’unità.
Chiediamo quindi ai consiglieri comunali di portare a
termine il percorso iniziato, deliberando a favore della
città metropolitana di Catania nel rispetto della volontà popolare espressa con il referendum, volontà
che in questi giorni è ribadita con forza dalla stragrande maggioranza dei cittadini e voi, egregi
Consiglieri Comunali, che vivete la Città questo lo sapete.
città metropolitana di Catania nel rispetto della volontà popolare espressa con il referendum, volontà
che in questi giorni è ribadita con forza dalla stragrande maggioranza dei cittadini e voi, egregi
Consiglieri Comunali, che vivete la Città questo lo sapete.
Chiediamo ai consiglieri comunali di mantenere quella
stessa unità espressa il 23 luglio 2014.
Vogliamo ricordare che coloro i quali, sempre gli stessi,
oggi gettano voci “terroristiche” e cercano di
confondere i cittadini ed i consiglieri sul percorso intrapreso, sono gli stessi che tra il luglio e settembre
2014 gettavano ombre sul referendum sostenendo che non sarebbe stato valido per via del quorum: tutti
sono stati smentiti dai fatti.
confondere i cittadini ed i consiglieri sul percorso intrapreso, sono gli stessi che tra il luglio e settembre
2014 gettavano ombre sul referendum sostenendo che non sarebbe stato valido per via del quorum: tutti
sono stati smentiti dai fatti.
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Salvatore Patrizio Roccaforte