giovedì 10 gennaio 2008

PD: lavori in corso per l’elezione del segretario cittadino

di Salvatore Roccaverde
Ho partecipato ieri sera alla riunione del Partito Democratico, indetta dal coordinamento provinciale per illustrare il regolamento per lo svolgimento delle Assemblee di Circolo, per l’ elezione dei segretari e dei coordinamenti cittadini e dei delegati alle Assemblee provinciali, previste per il 27 gennaio p.v. Una riunione molto attesa, ricca di partecipanti, presieduta dal coordinatore provinciale avv. Arena, con la presenza dei leader massimi del nascente partito. E’ stata una riunione molto vivace, ricca di spunti di riflessione, a tratti anche nervosa. Ma sostanzialmente corretta, anche se il lungo periodo di “vacatio” organizzativa e di direzione politica antecedente e successiva alla primarie del 14 ottobre, ha determinato uno stato di disagio, e in alcuni momenti anche di tensione, in molti partecipanti che sicuramente avevano tante cose da dire sullo stato attuale di costruzione del partito e sulle sue prospettive politiche nella nostra Città. E vorrei fermarmi qui, perché la riunione si è conclusa senza alcun calendario di nuovi incontri, prima del 27 gennaio, con delusione di tutti i partecipanti che aspettavano e si aspettano ancora nuove riunioni politiche prima di arrivare a scegliere in maniera democratica e trasparente i nuovi dirigenti del PD di Piazza Armerina. Fatta questa doverosa premessa, vi propongo a caldo qualche mia riflessione, in parte riprendendo argomenti emersi nel corso del dibattito.
· Le regole. Quelle contenute nel regolamento, emanato dal PD regionale, sono in gran parte condivisibili, ma alcune sono a mio avviso assolutamente in controtendenza rispetto al principio delle primarie . Mi riferisco in particolare all’elezione dei segretari cittadini che dovrebbe scaturire direttamente dall’assemblea e non dal coordinamento, e che va quindi fatalmente a riproporre logiche spartitorie e di potere ben lontane dallo spirito con cui si è votato il 14 ottobre. Il segretario cittadino dovrà avere una forte autorevolezza politica e morale che solo una elezione ampia di primo grado può assicurare, attraverso la presentazione di una o più candidature autorevoli proposte dalle varie anime del partito. Si potrebbe obiettare che il nuovo regolamento prevede una procedura diversa, ma ieri sera è stato pure detto che alcune regole saranno modificate ( come quella sulla presentazione delle liste che dovranno essere presentate tre giorni prima e non mezz’ ora dopo l’inizio dell’ Assemblea). Perché quindi non modificare anche le regole relative all’ elezione del segretario cittadino?
Mi auguro quindi che il coordinamento provinciale valuti attentamente la questione, oltre a stabilire, come previsto da regolamento, il numero esatto dei componenti del Coordinamento Cittadino. Francamente, 94 componenti
( un decimo degli elettori del 14 ottobre), mi sembrano un po’ troppi per la nostra Città. Ne basterebbero al massimo una cinquantina, se non si vogliono paralizzare e svilire per il futuro i nuovi organismi.
· Come arrivare al 27 gennaio. E’ assolutamente indispensabile che qualcuno legittimato a farlo fissi un calendario di incontri per arrivare preparati e in maniera democratica all’elezione del 27 gennaio. Il dibattito appena cominciato ieri sera deve necessariamente continuare per approfondire strategie politiche e programmi politici a breve e media scadenza. Con un confronto serrato sui problemi concreti della nostra Città e della nostra Provincia, con la partecipazione più ampia possibile degli elettori del 14 ottobre, e la presenza dei possibili candidati alla segreteria che dovranno manifestare in maniera chiara la loro disponibilità ed esporre in maniera anche più convincente i loro progetti.
L’ organizzazione e la gestione di tali incontri potrebbero essere legittimamente assunte dal Comitato Promotore Cittadino istituito per le primarie di ottobre, o dagli eletti alla Costituente regionale e nazionale o dal deputato locale o dagli ex segretari DS e Margherita. Chiunque di loro o tutti insieme.Purchè ci si riunisca in maniera pubblica, aperta a tutti gli elettori del 14 ottobre. E subito. In tal modo, come è stato opportunamente sostenuto ieri sera da tanti, il problema se presentare una sola lista o più liste, si risolverebbe più facilmente e in maniera unitaria. Evitando, come purtroppo è avvenuto in questi mesi di “ vacatio”, che le scelte importanti per la nostra Città vengano affidate ai “ soliti noti “, magari davanti ad un bar, o al caso.
Questa non è democrazia.
Salvatore Roccaverde

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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