venerdì 8 febbraio 2008

Buone notizie per l'Itria.

Piazza Armerina. Buone notizie per la chiesa dell’Itria. “La giunta ha deliberato l’intervento della protezione civile regionale per la chiesa dell’Itria”. Lo dice soddisfatto Carmelo Tumino, che ieri in mattinata ha ricevuto la telefonata del vice presidente della regione, Lino Leanza, che dirige le giunte regionali dopo le dimissioni di Totò Cuffaro. “Poi – dice Tumino – è avvenuto un fatto ancora più importante. La giunta regionale ha deliberato anche la richiesta di far intervenire per il ripristino di una ampia zona attorno alla chiesa dell’Itria la protezione civile nazionale. Il dirigente Cocina – dice Tumino – ha preparato un progetto che prevede un ampio intervento attorno alla chiesa con un utilizzo di cospicui fondi che la protezione civile regionale non avrebbe a disposizione”. Insomma notizie buone per la chiesa anche se i tempi tecnici di intervento non sono certo immediati. Intanto in attesa ulteriori e più completi lavori il comune con un intervento concreto ed originale ha concluso la messa in sicurezza della chiesa crollata grazie ad un mega ponteggio che sostiene il paramento crollato della chiesa che contiene circa 40 mila kg ferro, 1800 tubi, 14.000 morsetti. Una struttura che a meno di clamorose sorprese, dovrebbe proteggere la chiesa da eventuali altri cedimenti. La struttura costruita dalla ditta Bruno, dopo l’ordinanza del comune è costata circa 100 mila euro, tutte, per adesso, a carico del bilancio comunale. In origine, erano stati previsti circa 40 mila euro, ma per costruire il ponteggio di protezione le somme sono state maggiori. “L’ufficio tecnico – dice l’assessore ai lavori pubblici Paolo Di Vita – ha compiuto nel silenzio un ottimo lavoro realizzando in pochissimo tempo un’opera che permetterà al monumento di non crollare. Peraltro – dice ancora la Di Vita – una opera non facile da realizzare e progettare”. Adesso si attendono i fondi regionali per il definitivo consolidamento della chiesa.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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