mercoledì 19 agosto 2009

Fiero di essere piazzese. di Salvatore Delia

è da tanti anni che vengo a piazza armerina da parenti per vedere il palio dei normanni.
è un momento dell'estate che non mi faccio mai mancare.
da quando ero bambino, con la mano stetta alla mano di mio papà, guardavo eccitato i cavalli scalpitare e la sfilata del palio.
con la fantasia immaginavo combattimenti, conquiste, osservavo il conte ruggero a cavallo e lo vedevo come un vero conquistatore.
crescendo, ho iniziato a guardare la sfilata con occhi più critici, e mi accorgevo che sino due anni fa la sfilata era composta da infinite truppe che sembravano stanche e disordinate.
i vestiti che indossavano erano a volte troppo grandi, a volte troppo piccoli.
quasi nessuno aveva la fierezza, il portameno di un guerriero, anzi, era evidente che i componenti delle truppe partecipavano alla sfilata per quei pochi soldi che si guadavagnavano.
devo dire che questa immagine era triste e pietosa.
durante la giostra vedevo cavalli che assomigliavano più a muli, cavalieri grassi, che massacravano i propri cavalli per cercare di farli andare al galoppo e il loro stile a cavallo era goffo.
tutto si risolveva in una messinscena un pò ridicola, e ricordo che la gente rideva, quasi assistesse ad un cabaret.
quest'anno, magicamente, tutto è stato diverso.ho trovato una organizzazione perfetta, cavalieri fieri e aitanti, le truppe non erano più plotoni numerosi composti da gente demotivata e stanca.
ho visto ordine, organizzazione, professionalità.ho assistito ad altri pali in italia. il palio di piazza armerina, quest'anno, non ha avuto nulla da invidiare ai famosi pali del resto d'italia.la giostra è stata un esempio di tecnica di equitazione.
i cavalli erano bellissimi.
i cavalieri andavano ad un galoppo perfetto.
il campo era pulitissimo, il controllo degli animali continuo.
si sentiva finalmente la vera competizione tra i quartieri.
una ompetizione basata sulla grande capacità dei cavalieri.
devo fare i complimenti agli organizzatori.
comprendo che quest'anno dietro queste tre giornate di ferragosto c'è stato un grande lavoro di mesi e mesi.
ma il risultato è stato eccellente.
sono stato fiero di essere piazzese. mi è sembrato tutto rinato, cambiato, coinvolgente.
ho sentito decine di commenti della gente che mi stava accanto.
tutti entusiasta e meravigliati di questo magico cambiamento.
questo è il modo di fare le cose.
complimenti a tutti.
sappiamo fare le cose bene a piazza armerina.
ed io sono contento di potere dire di essere piazzese.
SALVATORE DELIA

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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