martedì 11 agosto 2009

Tributo a Micheal Jackson. Una porcata...

Faccio una premessa.
L’estate di quest’anno è una delle più belle, forse la più bella dell’ultimo decennio.
Alcune cose come Teatri di Pietra o Piazza Jazz meritano di essere riproposte alla grande.
Però, ieri sera mi sono sentito male.

Sono andato a vedere il “Tributo a Micheal Jackson”. Avevo parlato di Jackson ai miei figli e loro sono voluti andare a guardare lo spettacolo.
Più che tributo è stata una porcata. Ho detto ai miei figli che era uno scherzo di Cimino.

Un sosia che era alto la metà di Jackson, due ballerini da sorriso. Micheal Jackson si sarà rivoltato dalla tomba.
Dopo 5 minuti di ridicolo balletto ho sentito “Fine della prima parte. Adesso ascoltate il dj”.
Uno spettacolo di 7800 euro per balletti ridicoli.

Piazza Jazz è costato 15 mila euro, ed ha avuto tre giorni di concerti e spettacoli con artisti provenienti da tutta Europa e di grande qualità. La città ne ha avuto solo beneficio. Anche se fosse costato 40 mila euro nessuno avrebbe potuto dire nulla.
Teatri di Pietra la stessa cosa.
Con meno di 10 mila euro a Monte Prestami ci sono mostre fino a settembre.
Queste sono spese parsimoniose e che portano sviluppo.

Invece, questa volta, 7800 euro si sono dissolti in uno spettacolo ridicolo di pochi minuti.
Se questa città deve fare il salto di qualità, però, non può immischiare il diavolo e l’acqua santa.
Non si può fare finta di niente.
Non è per fare polemica, ma Cimino deve stare più attento. Un amministratore oculato non deve fare queste cose.
Prenda esempio dalla parsimonia chi ha organizzato le altre manifestazioni come ad esempio Piazza Jazz.
La città avrebbe benissimo potuto fare a meno di quel terribile spettacolo.
Cimino avrebbe potuto utilizzare quei 7800 euro per cose più importanti.
Forse non avrebbe accontentato i suoi amici, ma avrebbe fatto un ottimo servizio a tutta la città.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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