domenica 20 dicembre 2009

Dalle 10 di domani si apre la mostra sulle icone sacre. "Che sia l'occassione per incrementare il culto verso Maria Santissima delle Vittorie"

E’ stata presentata Sabato mattina la mostra “La Madonna delle Vittorie di Piazza Armerina dal Gran Conte Ruggero al Settecento”. Alla presenza dei giornalisti della carta stampata e della tv il Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Enna Beatrice Basile, che ha organizzato la mostra, insieme al responsabile dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi Padre Paci con il supporto tecnico di Maria Katja Guisa, autore di un catalogo guida dettagliato sulla mostra, ha aperto quella che può essere definita una delle mostre più interessanti e importanti che la città ospiterà, fino al 27 febbraio 2010, al Museo Diocesano della città. Una mostra che ruotando attorno all’icona di Maria Santissima delle Vittorie, patrona di Piazza e della Diocesi, ricostruisce un’intera iconografia nell’ambito del mondo mediterraneo. Difatti saranno più di 40 le opere che saranno esposte fra dipinti, affreschi, parati, arredi sacri oltre a libri a stampa, alcuni dei quali in mostra per la prima volta, che permetteranno di ricostruire le varie tappe di un periodo storico importante. La cultura del passato per spiegare il presente con l’obiettivo di stimolare per il futuro una strategia di sviluppo diverso che ponga la tutela dei nostri beni al centro dell’attenzione degli organi competenti. Questo il senso delle parole pronunciate dal Soprintendente ai Beni Culturali di Enna Beatrice Basile che sottolinea come in pochi chilometri vi sia un patrimonio culturale di indubbia importanza: “Oggi in pochi in pochi chilometri quadrati è racchiuso un polo culturale di indubba bellezza. Da Morgantina, città sicula greca, oggi in primo piano con il ritorno della Venere, alla Villa Romana del Casale insieme allo straordinario patrimonio che la città di Piazza Armerina offre, anche con il suo barocco, fanno di questa area un polo culturale da valorizzare proteggere e custodire per il futuro.” Parole di ringraziamento sono arrivate anche dal responsabile dei Beni Culturali delle diocesi Padre Paci “La mostra vuole essere un percorso che partendo dall’icona della nostra Patrona esplori tutta quella corrente iconografica che dalla capitale Cipro attraversa tutto il mediterraneo per spingersi al meridione d’Italia. Nonostante le difficoltà alla fine ci siamo riusciti ad offrire alla città una mostra interessante che nel nostro caso è anche un’occasione per dare a tutti la possibilità di vedere da vicino la nostra Patrona Maria Santissima delle Vittorie.” Questo il senso della lettera di S.E. il vescovo Michele Pennini che ieri è stata letta nelle chiese della Diocesi “Con il parere unanime del clero cittadino l’immagine sacra sarà collocata in un luogo speciale appositamente preparato per permettere di contemplare e venerare la Madonna delle Vittore in un clima di raccoglimento e di preghiera – si legge nella missiva inviata dal Vescovo di Piazza Armerina - si tratta di una eccezionale opportunità offerta a tutti di poter contemplare da vicino, in tutto il suo splendore, l’icona restaurata della Madonna delle Vittorie patrona della città e della diocesi di Piazza Armerina. Auspico – conclude S.E. Michele Pennini - che questa straordinaria esposizione dell’icona della Madonna incrementi la devozione verso la Madre di Dio e la fede nel suo Figlio divino, di cuore vi benedico e vi auguro un Buon Natale nella pace di Cristo.” La mostra sarà aperta tutti giorni ,ad eccezzione di ogni Lunedì, dalle ore 10 alle ore 13.00 e dalle 15.30 alle ore 18.30.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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