sabato 2 gennaio 2010

Il comando di Polizia Municipale della città di Piazza nel caos. Gianni Velardita lascia per andare a comandare la Polizia Municipale di Valguarnera

Piazza Armerina perde il vicecomandante della polizia municipale Gianni Velardita (nella foto). Ora gli agenti di ruolo al servizio della città di Piazza sono rimasti solo 5. Gianni Velardita, da ieri, è il comandante della Polizia Municipale di Valguarnera. Incomprensibili le ragioni che hanno spinto l’assessore alla viabilità Lillo Cimino e il sindaco Carmelo Nigrelli a firmare il benestare. Un organico ridotto all’osso e l’esperienza accumulata in parecchi anni di servizio dal vicecomandante Gianni Velardita avrebbero dovuto portare i vertici politici della città a non privarsi di un valido agente di P.M. autore di numerose operazioni contro l’illegalità. Il suo posto dovrebbe essere preso dal commissario Sapone. Quali scenari si apriranno nel 2010 per la Polizia Municipale di Piazza è difficile immaginarlo così come un è un enigma di difficile soluzione immaginare come l’attuale comandante Piero Viola riuscirà ad assolvere ai numerosi e difficili compiti cui oggi è chiamato il corpo dei vigili urbani in una città dove la viabilità continua a rivestire il carattere dell’emergenza e dell’assenza decennale di una seria programmazione. Gianni Velardita, 58, anni, è stato chiamato dal sindaco di Valguarnera, Piero Nocilla, resterà in carica come comandante di P.M. della piccola città di Valguarnera fino al 31 dicembre del 2010. Quindici anni di servizio, Gianni Velardita ha diretto il comando della Polizia Muncipale della città dei Mosaici dal settembre al maggio del 2007/08. L’incarico gli venne affidato dalla precedente amministrazione. E’ stato il vice comandante di Careri e dell’attuale comandante Piero Viola. Premiato dall’associazione Nazionale dei Vigili Urbani per il suo alto acume investigativo, l’elevata professionalità e l’intesa opera di controllo del territorio in collaborazione con le altre forze di Polizia Statali oggi Piazza Armerina perde uno dei suoi figli sul quale la città avrebbe potuto investire nel prossimo futuro. Forse mai come in questo caso risulta più veritiero il detto “Nessuno è buon profeta in Patria sua”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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