martedì 9 febbraio 2010

Allarme degrado lanciato dalla via Catena nel cuore del centro storico della città

Erbaccia ovunque, fogne otturate, scale piene di buche e la sera, per chi ama i ratti può fare un’escursione e ammirarli nelle diverse specie e di qualsiasi taglia. Insomma un miscuglio di un degrado che sembra ancora dominare uno dei quartieri più importanti della città. A denunciare tutto e Mario che abita in via Catena. “Credo che l’unica commento che si possa fare e che qui la politica di rivalutazione del centro storico non è mai arrivata. Anzi al contrario viviamo ogni giorno con una nuova emergenza. Qui anche le principale norme che fanno della quotidianità una vita dignitosa sono lasciati fuori dal ghetto della via Catena.” Appena ci addentriamo dentro la via in questione notiamo parecchie abitazioni private abitate da numerose famiglie e subito dinnanzi a noi il primo problema “Le scale sono piene di buche – commenta Mario - per evitare che un bambino ci finisse dentro abbiamo messo dei tavoloni. Fino ad oggi ci è andata bene domani chissà potremmo finire con uno dei nostri figli all’ospedale.” I problemi denunciati dal signor Mario non finiscono qua “L’erbaccia è padrona delle nostra vite oltre ad essere ricettacolo per topi, gatti e cani e la sera diventa quasi impossibile uscire di casa perché si potrebbe rischiare di sbattere o contro un cane randagio o peggio ancora imbattersi in ratti spaventosi.” Sembra il racconto di altri tempi eppure la via Catena offre un panorama meraviglioso su uno scorcio di montagna che simboleggia la storia di Piazza. Contrada Indirizzo (alias Piazza Vecchia) il luogo dove fu ritrovato il vessillo della patrona della città di Piazza Maria Santissima delle Vittorie. “Una zona meravigliosa abbandonata a se stessa” afferma il signor Mario “nonostante la veduta sia splendida basti recarsi qui nel periodo estivo e respirare a pieni polmoni il fetore che sale da una fogna otturata e non più funzionante da cui fuoriescono ratti di ogni tipo.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI