martedì 9 febbraio 2010

Perde la nuova rete idrica in via Ortalizio. Un cittadino protesta "Perchè non si interviene? Le nostra case sono piene d'acqua

“Da un anno che viviamo un incubo. Esattamente dal giorno che hanno allacciato la nuova rete idrica”. Questo è il grido d’allarme lanciato da un privato cittadino che abita nella via Ortalizio, presso uno dei quartieri storici della città i Canali all’altezza del numero civico 22. Da un anno che la sua cantina è invasa dall’acqua che proviene dalla nuova rete idrica istallata da AcquaEnna. Il signor Calamaio denuncia l’assenza di interventi da parte dei tecnici di AcquaEnna e la totale indifferenza verso i cittadini di Piazza Armerina su dei lavori che evidentemente, secondo Calamaio, non sono stati fatti ad hoc. “Siamo stanchi di andare dietro a questi signori che conoscono bene la situazione che viviamo. Loro stesso hanno verificato, lo scorso anno, che l’acqua che entra dentro casa mia viene dalla nuova rete idrica così come hanno dimostrato i vigili del fuoco che sono intervenuti nel febbraio del 2009 quando sono stato costretto a chiamarli perché la mia cantina era immersa nell’acqua. Adesso basta!”. La vicenda era esplosa l’anno scorso quando a seguito di violenti precipitazioni dai muri della cantina del signor Calamaio entrava acqua. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piazza Armerina e i tecnici di AcquaEnna. “I signori di AcquaEnna sanno benissimo che l’acqua proviene dalla loro rete idrica. Perché non intervengono? Come sono stati eseguiti i lavori di rifacimento della nuova condotta? E possibile abbandonare dei cittadini che pagano l’acqua che, peraltro, a Piazza Armerina sembra diventata un bene prezioso visto che costa più di Milano? Credo di no e proprio per questo sono pronto ad andare fino in fondo e se occorre anche alla Procura della Repubblica di Enna.” Il signore proprietario dell’abitazione in via Ortalizio grida tutta la sua amarezza e chiede che qualcuno intervenga per risolvere definitivamente il problema “Chiamerò nei prossimi giorni un tecnico che quantifichi i danni che ho subito in questo ultimo anno. L’acqua – continua a dichiarare il signor Calamaio - continua a scendere nella mia cantina anche quando non piove creando certamente dei danni. Ebbene voglio a questo punto capire che tipo di danni ci sono e se la mia casa è sicura. E tempo di finirla di accettare tutto passivamente e se le istituzioni cittadine non ci difendono sul piano politico e amministrativo allora dobbiamo avere la forza in noi stessi di chiedere giustizia perché oltre ad avere dei doveri nel nostro Paese abbiamo anche dei diritti che a quanto pare vengono calpestati ogni giorno.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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