giovedì 11 marzo 2010

ANCORA NESSUNA RISPOSTA. Secondo il ministero ai capigruppo non va pagato il gettone di presenza per la conferenza. A Piazza invece i gettoni si pagano, eccome...Arai...


ALLA CORTESE ATTENZIONE DELLA DOTTORESSA CAROLINA FERRO - SEGRETARIO COMUNALE DELLA CITTA' DI PIAZZA ARMERINA
Il Comune di Piazza Armerina ha 8 capigruppo su 20 consiglieri comunali.
Alla conferenza dei capigruppo partecipano 10 consiglieri. Gli 8 capigruppo più il presidente ed il vince presidente (?)
Il Comune di Palermo, su 50 consiglieri, di capigruppo ne ha soltanto10.

I capigruppo, nell’ambito dei lavori preliminari alla riunione di Consiglio comunale, si riuniscono periodicamente in conferenza.
Percepiscono il gettone di presenza che sostituisce l’indennità (60 euro lordi). Arai.
Circa 600 euro a conferenza dei servizi volano via dalle casse del comune.
Se si riuniscono in conferenza e in commissione nella stessa giornata i gettoni diventano 2.
Se si riuniscono in conferenza, in commissione ed in consiglio, nella stessa giornata i gettoni diventano 3.
Quello che segue, ultimo in ordine di tempo, è il parere espresso dal Ministero dell’Interno in merito al quesito posto da un comune se ai consiglieri riuniti in conferenza dei capigruppo sia dovuto il gettone di presenza.

Da quanto riportato il ministero competente esclude che il gettone di presenza spetti ai capigruppo riuniti in conferenza, ancorché il regolamento (adottato dagli stessi consiglieri) lo preveda.


Sorge spontanea la domanda: se il gettone non spetta perché viene percepito?
Fermo restando che la Regione Sicilia, pregiandosi della propria autonomia statutaria, può legiferare per suo conto, può anche darsi che i consiglieri comunali siciliani abbiano prerogative maggiori che per il resto della nazione, ma per fugare ogni dubbio ci vorrebbe un parere competente, che gli stessi organi burocratici dell’Amministrazione comunale potrebbero e dovrebbero fornire.

Potrebbe fare chiarezza il segretario comunale la dottoressa CAROLINA FERRO o anche i revisori dei conti, o ancora il presidente del consiglio comunale.

Sarei ben lieto di aver sbagliato, ma è giusto essere chiari con i cittadini ed i lettori considerato che ho sollevato il problema il

Un abbraccio a tutti

Arai

Agostino Sella

Per maggiore chiarezza si riporta il testo integrale della risposta al quesito, visibile sul sito del ministero al quale chiunque può accedere.
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Class. n.15900/TU/00/82 Roma, 9 dicembre 2009
AL COMUNE DI E, p.c.: ALLA PREFETTURA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI OGGETTO: GETTONI DI PRESENZA AI CONSIGLIERI COMUNALI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO -
Quesito su : 13) Status degli amministratori locali – Posizione giuridica e trattamento economico: - gettoni di presenza.

Si fa riferimento alla nota sopradistinta, con la quale codesto ente chiede se sia possibile corrispondere il gettone di presenza ai componenti della conferenza dei capigruppo, tenuto conto che lo statuto ed il regolamento del consiglio comunale equipara la conferenza dei capigruppo alle commissioni consiliari.

Come è noto, lo status degli amministratori locali è disciplinato dal capo IV del decreto legislativo n. 267/2000, recante il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

In particolare, l’art. 82, 2° comma, del testo unico dispone la corresponsione del gettone di presenza ai consiglieri comunali e provinciali per la partecipazione alle sedute di consiglio e commissioni.

A parere di quest’ufficio, la conferenza dei capigruppo, avendo competenza in materia di programmazione dei lavori del consiglio e di coordinamento delle attività delle commissioni consiliari, non può essere equiparata a queste, che svolgono specificatamente funzioni consultive, istruttorie, di studio e di proposta direttamente finalizzate alla preparazione dell’attività del consiglio.

Per i motivi sopraesposti, si ritiene che ai componenti della conferenza dei capigruppo non sia dovuto il gettone di presenza in quanto la stessa non può essere equiparata alle “commissioni” espressamente citate nell’articolo 82, comma 2, T.U.O.E.L..
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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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