giovedì 11 marzo 2010

Il Comitato del quartiere Monte in sinergia con l'istituto Capuana organizzano la 1à tavola di San Giuseppe

Riceviamo e pubblichiamo:
A otto giorni dall’evento “Tavola di San Giuseppe” il Consiglio direttivo del Comitato di Quartiere Monte in sinergia con l’Istituto Comprensivo Luigi Capuana, hanno iniziato i preparativi volti alla organizzazione della I Tavola di San Giuseppe.
L’esperienza maturata dal Comitato che per quattro anni dal 2001 al 2004 organizzò in collaborazione con il panificio Tre Spighe di Nino Scordi la Tavola di San Giuseppe, iniziativa ripresa dopo anni di silenzio in città, e successivamente fatta anche dal quartiere Castellina e da altre associazioni; quest’anno dopo una pausa di cinque anni, ritorna alla grande con un co-organizzatore di tutto rispetto la Scuola del quartiere, l’Istituto Comprensivo Luigi Capuana (materna, elementare e media).
La scuola, per voce della vice preside prof.ssa Stefania Cincotta, ha già chiamato a raccolta i genitori dei bambini a cui è stato chiesto di predisporre una pietanza, al fine di imbandire il 19 marzo la Tavola in onore di San Giuseppe.
Le famiglie, hanno accolto con entusiasmo la riproposizione di una tradizione, che se non sostenuta rischiava di essere perduta, realizzeranno diverse pietanze, pasta, pesce fritto, carne, fritture varie, dolci, mentre il classico pane nelle diverse forme sarà in parte acquistato dal Comitato di quartiere e in parte donato dai panificatori piazzesi che hanno aderito all’iniziativa.
Il programma della giornata è al momento generico, ci fa sapere il presidente Filippo Rausa, la Tavola verrà allestita nella palestra della media Capuana di via Vittorio Emanuele, ed il pasto dopo la benedizione della Tavola, dovrebbe essere consumato a mezzogiorno del 19 marzo dai cosiddetti "Santi" impersonati da tre ragazzi della scuola (San Giuseppe, Gesù Bambino e la Madonna), infine i prodotti verranno distribuiti in senso della condivisione a tutti i presenti.
Salvatore Schillaci

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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