Gli uomini del Commissariato di P.S di Piazza Armerina, diretti dal Vice Questore Aggiunto Dott. Giancarlo Consoli, hanno proceduto all’arresto di L. T. classe 67, resosi responsabile di ripetute violenze nei confronti della moglie, nonché della figlia, quali minacce gravi, estorsione, violenza privata, percosse, nonché reiterate violazioni delle precedenti prescrizioni imposte dal giudice, per frenare il susseguirsi di prevaricazioni dell’uomo nei confronti dei congiunti.
L’uomo, noto agli investigatori, per reati contro il patrimonio e la persona, aveva ripetutamente posto in essere condotte di soprusi e minacce, nei confronti dei familiari, nel corso della sua vita coniugale. Gli episodi, però, si erano intensificati negli ultimi mesi in maniera insopportabile, spingendo la donna a rivolgersi agli agenti del Commissariato.
Numerose volte gli agenti del Commissariato, infatti, erano intervenuti nel corso delle continue liti familiari, al fine di scongiurare la perpetrazione delle condotte violente. Per tali episodi, di conseguenza, l’uomo era stato più volte denunciato in stato di libertà all’A.G..
Visto il ripetersi degli episodi, all’arrestato era stato intimato dal giudice di allontanarsi dalla casa coniugale.
Nonostante ciò, L. T., aveva continuato a presentarsi dalla donna, dando vita ad ulteriori episodi di violenza, che hanno determinato i giudici ad aggravare la misura cautelare precedentemente imposta, mutandola in arresti domiciliari, e delegando i poliziotti armerini, che avevano svolto l’attività di intervento e di indagine, per l’esecuzione. L’uomo veniva, pertanto, tratto in arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, a disposizione dellA.G. procedente.
L’uomo, noto agli investigatori, per reati contro il patrimonio e la persona, aveva ripetutamente posto in essere condotte di soprusi e minacce, nei confronti dei familiari, nel corso della sua vita coniugale. Gli episodi, però, si erano intensificati negli ultimi mesi in maniera insopportabile, spingendo la donna a rivolgersi agli agenti del Commissariato.
Numerose volte gli agenti del Commissariato, infatti, erano intervenuti nel corso delle continue liti familiari, al fine di scongiurare la perpetrazione delle condotte violente. Per tali episodi, di conseguenza, l’uomo era stato più volte denunciato in stato di libertà all’A.G..
Visto il ripetersi degli episodi, all’arrestato era stato intimato dal giudice di allontanarsi dalla casa coniugale.
Nonostante ciò, L. T., aveva continuato a presentarsi dalla donna, dando vita ad ulteriori episodi di violenza, che hanno determinato i giudici ad aggravare la misura cautelare precedentemente imposta, mutandola in arresti domiciliari, e delegando i poliziotti armerini, che avevano svolto l’attività di intervento e di indagine, per l’esecuzione. L’uomo veniva, pertanto, tratto in arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, a disposizione dellA.G. procedente.