lunedì 22 marzo 2010

Successo di pubblico e di critica per la tavolata di San Giuseppe organizzata dal quartiere Monte

Un successo di critica, di pubblico e di partecipazione la Tavola di San Giuseppe; quest’anno dopo qualche anno di silenzio, il Comitato di Quartiere in collaborazione e sinergia con la scuola del quartiere, l’Istituto Comprensivo Luigi Capuana, ha predisposto ed organizzato la più imponente Tavola di San Giuseppe realizzata in città. Grande merito alla vice preside prof.ssa Stefania Cincotta, che coadiuvata dagli insegnanti, dal personale della scuola a creduto sin dall’inizio al progetto proposto dal Comitato di Quartiere, inoltre la sensibilizzazione dei genitori dei bambini e ragazzi che frequentano l’Istituto comprensivo è stata determinante, perché ha prodotto oltre 150 pietanze, che nella pregevole tavolata imbandita coloravano di gustosità, profumi, delizia i palati delle migliaia di persone che nel corso della giornata hanno visitato la Tavola allestita in onore di San Giuseppe.
La cerimonia di benedizione è stata curata dal don Filippo Bognanni, il quale ha dato il via alla recita della preghiera interpretata, da un piccolo San Giuseppe che occupava insieme a Gesù Bambino e la Madonna il posto a tavola.
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Tra le autorità presenti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco Teodoro Ribilotta e l’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino, per l’Amministrazione provinciale l’assessore al turismo Fabrizio Tudisco.
Nel corso della cerimonia il presidente Filippo Rausa ha ringraziato tutte le famiglie, le mamme che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, uno spettacolo le oltre 150 vivande che hanno fatto da corona al pane donato dai panificatori piazzesi che hanno aderito all’iniziativa; i panificatori Barresi, Cammarata, Cassata, Di Bella, Infurna, Lo Maglio, Lo Presti, Scordi, e inoltre i vari sponsor che con il loro contributo hanno sostenuto l’iniziativa. Rausa, inoltre si è soffermato ringraziando la Scuola, le suore dell’Istituto della Neve, i componenti del Comitato di quartiere che si sono adoperati per i vari lavori di preparazione della tavola, le mamme e i papà che hanno collaborato partecipando attivamente alla realizzazione di una tradizione, che se non sostenuta rischiava di essere perduta.
Unico neo dell’intera manifestazione è stata l’ineducazione di alcune persone, che non percependo il messaggio di condivisione delle pietanze, o forse pensando di trovarsi in qualche supermercato cittadino, hanno fatto man bassa di pane e alimenti vari, determinato che altre persone ricevessero poco o nulla.
Per la cronaca le tavole di San Giuseppe realizzate in città sono state quattro, di cui tre realizzate nel territorio del quartiere Monte, quella appunto del Monte, quella dell’Associazione Il Girasole e quella del Comitato Castellina realizzata presso il salone del Circolo di Cultura; ed una nel territorio della Castellina curata dalla parrocchia Fundrò.
Armando Cannetta

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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