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La cerimonia di benedizione è stata curata dal don Filippo Bognanni, il quale ha dato il via alla recita della preghiera interpretata, da un piccolo San Giuseppe che occupava insieme a Gesù Bambino e la Madonna il posto a tavola.
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Tra le autorità presenti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco Teodoro Ribilotta e l’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino, per l’Amministrazione provinciale l’assessore al turismo Fabrizio Tudisco.
Nel corso della cerimonia il presidente Filippo Rausa ha ringraziato tutte le famiglie, le mamme che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, uno spettacolo le oltre 150 vivande che hanno fatto da corona al pane donato dai panificatori piazzesi che hanno aderito all’iniziativa; i panificatori Barresi, Cammarata, Cassata, Di Bella, Infurna, Lo Maglio, Lo Presti, Scordi, e inoltre i vari sponsor che con il loro contributo hanno sostenuto l’iniziativa. Rausa, inoltre si è soffermato ringraziando la Scuola, le suore dell’Istituto della Neve, i componenti del Comitato di quartiere che si sono adoperati per i vari lavori di preparazione della tavola, le mamme e i papà che hanno collaborato partecipando attivamente alla realizzazione di una tradizione, che se non sostenuta rischiava di essere perduta.
Unico neo dell’intera manifestazione è stata l’ineducazione di alcune persone, che non percependo il messaggio di condivisione delle pietanze, o forse pensando di trovarsi in qualche supermercato cittadino, hanno fatto man bassa di pane e alimenti vari, determinato che altre persone ricevessero poco o nulla.
Per la cronaca le tavole di San Giuseppe realizzate in città sono state quattro, di cui tre realizzate nel territorio del quartiere Monte, quella appunto del Monte, quella dell’Associazione Il Girasole e quella del Comitato Castellina realizzata presso il salone del Circolo di Cultura; ed una nel territorio della Castellina curata dalla parrocchia Fundrò.
Armando Cannetta