giovedì 20 maggio 2010

Lettera aperta agli amministratori e ai consiglieri di Andrea Maria Bisanzio

Cari Amministratori,
Avrei voluto mettere un occhiello a questa lettera: "non c'è trippa per gatti", ma se da una parte la tentazione stamane era forte, dall'altra avevo il timore di offendere qualcuno, e c'è qualcuno che non lavora solo per "la trippa". La fiducia non deve venire del tutto meno.
Però mi sento offeso, e con me altri cittadini, utenti, uomini della strada come me, che giornalmente cercate di rabbonire e prendere in giro con discussioni vacue e di basso profilo.
Davvero pensate che i problemi più urgenti di questo paese siano le palme o i prospetti in pietra (di qualità scadente a dire il vero)?
Davvero pensate che ci aspettiamo tali esternazioni da chi abbiamo votato?
Sinceramente non ci può fregare di meno delle palme se prima non eliminate la piaga del randagismo, a meno che non siate preoccupati di dove possono andare le centinaia di povere bestie randagie a fare i loro bisognini.
I 25.000 euro circa che il Comune di Piazza Armerina risparmierà, se verrà chiarito il tema del gettone di presenza per la conferenza dei capigruppo, potrebbero essere impiegati in progetti utili alla collettività.
Penso, da uomo di strada, che i consiglieri capigruppo dovrebbero fare outing ed evitare di trascorrere il loro tempo, che per gli utenti cittadini è prezioso, per cercare di risolvere il problema del "loro" gettone di presenza.
Ammesso, come ho sentito dire, che sia opinione dei capigruppo che la corte dei conti della Toscana, quella della Lombardia e il Ministero preposto, non abbiamo potere legislativo in Sicilia, ma considerato che la controversia in atto c'è e non è trascurabile, rinuncino una volta per tutte al gettone per la conferenza e diano indicazioni precise, se vogliono, per l'impiego del denaro risparmiato (come si dice, a questo punto sarebbe "trovato"), anche per una bella sistemazione di tutte le palme della Città. Perchè no!
Cari e solerti Amministratori,
ve lo dico e scrivo con il cuore in mano: vi abbiamo votato, a tratti proviamo anche un sentimento di affetto nei vostri confronti, ma vi stiamo addosso!
E a questo punto ci sta che "non c'è trippa per gatti", ma non ce n'è più in tutta Italia: siamo tartassati, disoccupati, senza servizi, con tariffe per l'acqua e la raccolta dei rifiuti da paura ed ogni spreco, ogni mancanza di trasparenza è come una stilettata, non siamo in grado, con tutta la stima e l'affetto che vi possiamo portare, di sopportarla.
Una volta era diverso, potevate farci il piccolo favore, sbrigarci la piccola pratica in corsia preferenziale, adesso siamo più consapevoli dei nostri diritti, tutti abbiamo la televisione e quasi tutti sappiamo navigare su internet, è difficile tenerci buoni.
Andrea Maria Bisanzio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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