giovedì 19 agosto 2010

Contenitori in pieno centro storico: L'immagine che si offre e da paese del terzo mondo

Protestano alcune famiglie residenti nella centralissima via Garibaldi che da mesi chiedono che vengano tolti i cassonetti per i rifiuti solidi urbani. “E’ vergognoso che si tengono dei cassonetti dinnanzi a delle abitazione private” e vicino a dei locali di ristorazione che sono frequentati da numerosi turisti in queste calde serate d’agosto. Si apre con questi toni la protesta di alcune famiglie che denunciano anche la mancato rispetto dell’ordinanza del sindaco che dispone che i rifiuti possono buttarsi a partire dalle ore 18 escluso il sabato. Ma la cosa più grave e che non è stata mai messo un manifestino sui contenitori che informa gli orari consentiti per buttare i rifiuti. “Fin dalla prime ore del giorno molti cittadini, incuranti dell’ordinanza, gettano i rifiuti. Nessun controllo concreto è stato mai fatto dagli organi chiamati a far rispettare le regole. All’inciviltà si aggiunge l’indifferenza messa in atto da coloro che dovrebbero controllare e multare i cittadini che violano una ordinanza sindacale. Con queste alte temperature – commenta Anna Maria Galletti una delle firmatarie della protesta – il cattivo odore si sprigiona dopo poco tempo invadendo le nostre case. A questo disagio si aggiunge – continua l’anziana signora – i topi che fin dalla prima mattinata escono dalle fogne per recarsi dentro i cassonetti in pieno centro storico. L’immagine che si fornisce della città credo che non sia delle migliori anche in termini di tutela della salute dei cittadini.” Nei giorni scorsi i due cassonetti erano stati tolti. Sembrava che le numerose proteste avessero colto nel segno. Ma lo spostamento era legato allo svolgimento del Palio dei Normanni che ha attraversato il cuore del centro storico della città. L’altro ieri, inspiegabilmente, di cassonetti ne sono stati messi tre suscitando le proteste di numerose famiglie della zona che vicino hanno uno spazio adeguato, il piano Arcurio che potrebbe essere un luogo adatto dove riporre i grossi contenitori per i rifiuti.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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