Continua il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e l’Anva Confesercenti. All’ordinanza del sindaco che vieta agli operatori ambulanti, in alcune vie, la loro attività in forma itinerante ribatte l’Anva Confesercenti, con Salvatore Cimino, che chiede il rispetto dell’ordinanza.
Il sindaco nei giorni scorsi ha emesso un provvedimento con il quale tutti gli operatori titolari di autorizzazione amministrativa per il commercio ambulante produttori agricoli possono esercitare la loro attività in forma itinerante, con assoluto divieto di vendita e sosta in alcune vie e piazze della città quali la via Carmine, via Mons. Sturzo, viale della Libertà via Manzoni, via Carducci, via Gen. Gaeta, Via Gen. Muscarà, via Gen. Ciancio, piazza B. Giuliano, via Amm.glio La Marca, via Remigio Roccella, via Intorcetta, via Mons. Palermo, via Chiarandà, via G. Roccella, via Mazzini, piazza Garibaldi, via G. Lo Giudice, piazza Gen. Cascino, via Garibaldi, via Umberto, via Dott. S. La Malfa, piazza Falcone e Borsellino, piazza Duomo, piazza Castello e piano Canali. Ribatte Salvatore Cimino responsabile locale dell’Anva Confesercenti “Il problema non è il contenuto dell’ordinanza emessa dal sindaco ma il rispetto del provvedimento. L’ordinanza stabilisce che nessuno può esercitare la sua attività il giovedì mattina entro una distanza di 500 metri dal mercato. Ebbene questa norma, ad esempio, è completamente disattesa dagli organi chiamati a far rispettare l’ordinanza.” Il provvedimento voluto dall’assessore alle attività produttive Teodoro Ribilotta stabilisce anche che gli operatori itineranti non possono sostare nello stesso punto per più di un’ora e le soste possono essere effettuate solo in punti che distino tra di loro almeno 500 metri. Non è consentito all’operatore disporre i beni posti in vendita sulla sede stradale, essendo consentita la sola sosta con il mezzo impiegato per l’esercizio dell’attività. Nei giorni e per il solo periodo di effettuazione del mercato settimanale è vietato lo svolgimento del commercio in forma itinerante, nell’ambito spaziale di 500 metri dal limite dell’area mercatale. Tale distanza va calcolata secondo il percorso più breve. Le sanzioni previste sono severe e possono arrivare anche al sequestro dei prodotti non compresi nell’autorizzazione di vendita.
Il sindaco nei giorni scorsi ha emesso un provvedimento con il quale tutti gli operatori titolari di autorizzazione amministrativa per il commercio ambulante produttori agricoli possono esercitare la loro attività in forma itinerante, con assoluto divieto di vendita e sosta in alcune vie e piazze della città quali la via Carmine, via Mons. Sturzo, viale della Libertà via Manzoni, via Carducci, via Gen. Gaeta, Via Gen. Muscarà, via Gen. Ciancio, piazza B. Giuliano, via Amm.glio La Marca, via Remigio Roccella, via Intorcetta, via Mons. Palermo, via Chiarandà, via G. Roccella, via Mazzini, piazza Garibaldi, via G. Lo Giudice, piazza Gen. Cascino, via Garibaldi, via Umberto, via Dott. S. La Malfa, piazza Falcone e Borsellino, piazza Duomo, piazza Castello e piano Canali. Ribatte Salvatore Cimino responsabile locale dell’Anva Confesercenti “Il problema non è il contenuto dell’ordinanza emessa dal sindaco ma il rispetto del provvedimento. L’ordinanza stabilisce che nessuno può esercitare la sua attività il giovedì mattina entro una distanza di 500 metri dal mercato. Ebbene questa norma, ad esempio, è completamente disattesa dagli organi chiamati a far rispettare l’ordinanza.” Il provvedimento voluto dall’assessore alle attività produttive Teodoro Ribilotta stabilisce anche che gli operatori itineranti non possono sostare nello stesso punto per più di un’ora e le soste possono essere effettuate solo in punti che distino tra di loro almeno 500 metri. Non è consentito all’operatore disporre i beni posti in vendita sulla sede stradale, essendo consentita la sola sosta con il mezzo impiegato per l’esercizio dell’attività. Nei giorni e per il solo periodo di effettuazione del mercato settimanale è vietato lo svolgimento del commercio in forma itinerante, nell’ambito spaziale di 500 metri dal limite dell’area mercatale. Tale distanza va calcolata secondo il percorso più breve. Le sanzioni previste sono severe e possono arrivare anche al sequestro dei prodotti non compresi nell’autorizzazione di vendita.