lunedì 9 agosto 2010

La fiaccolata Mariana Padre Pio quest'anno dedicata alla sofferenza e a chi stenta a portare avanti la famiglia

Erano numerosi i devoti e fedeli che hanno preso parte alla fiaccolata Mariana Padre Pio che ogni anno rinnova la tradizione di fede e preghiera verso la Patrona della città Maria Santissima delle Vittorie. Partiti dalla piazza Stazione, ove ha sede la statua di Padre Pio da Pietralcina, il lungo corteo di fedeli e devoti, con in mano la fiaccola della speranza e della fede, hanno percorso le strade della città per arrivare nel tempio della Patrona, in Basilica Cattedrale. Numerosi i giovani che hanno salutato, con preghiere e canti, il Vessillo della Vergine Madre all’arrivo in Basilica. Padre Scarcione ha voluto ringraziare tutti i fedeli che hanno preso parte alla fiaccolata con una preghiera alla Madonna. E da 14 anni che il rito si ripete con grande soddisfazione del presidente dell’associazione Centro armerino studi amministrativi Francesco Paolo Orlando “Da 14 anni che ripetiamo la fiaccolata in omaggio a Padre Pio che interceda verso la Vergine Madre e ascolti le nostre preghiere. Ogni anno registriamo nuove adesioni soprattutto di giovani che ci riempiono il cuore di gioia. Quest’anno la fiaccolata è stata dedicata alla sofferenza della nostra città e a tutti coloro che risentono particolarmente della crisi e che stentano a portare avanti la famiglia. Colgo l’occasione per ricordare che anche quest’anno, dal 24 al 27 ottobre, si rinnova il tradizionale viaggio devozionale a San Giovanni Rotondo, città di Padre Pio.” La città intanto si prepara all’ultima settimana con la quindicina che si concluderà sabato 14 agosto. Domenica alle ore 20, il fercolo d’argento massiccio che custodisce il vessillo di Maria Santissima delle Vittorie farà capolino dal portale principale della Basilica. Sarà il momento più emozionante dell’inizio della tradizionale processione che porterà la Vergine Madre in mezzo al popolo dei fedeli e devoti a Maria.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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