Il sindaco Nigrelli chiede di alleggerire le imposte alle imprese del comparto turistico piazzese

Le imposte da pagare potrebbero subire qualche flessione a beneficio delle società che vivono di turismo. A confermarci questa tendenza, da parte dell’agenzia delle entrate, il sindaco Carmelo Nigrelli che ha ottenuto risposta alla sua missiva, inviata agli organi regionali lo scorso 12 luglio, con la quale chiedeva “la possibilità di derogare agli studi di settore per le attività legate al comparto turistico.” Si apre uno spiraglio, quindi, per le imprese piazzesi che negli ultimi anni hanno visto calare le presenza turistiche a causa del ritardo dei lavori di consegna della Villa Romana del Casale. “La direzione regionale delle entrate – spiega il sindaco Nigrelli – ha scritto spiegando che in sede di contradditorio, con i titolari delle imprese di fatto, l’ufficio contenzioso e riscossione potrebbe tenere conto della situazione economica depressa legata alla fase di restauro del sito dell’Unesco.” Quindi le imposte per le imprese che vivono di turismo, calcolate sulla base dei cosidetti studi di settore, che valuta la capacità di produrre ricavi o conseguire compensi delle singole attività economiche in base ad elaborazioni statistiche, potrebbe essere calcolate in maniera diversa tenendo in considerazione la grave crisi che sta attraversando il settore in relazione alla riduzione dei flussi turistici. “Sulla base degli elementi di valutazione forniti dal contribuente in sede di contradditorio gli uffici dovranno adeguare il risultato dell’applicazione degli studi di settore alla concreta particolare situazione dell’impresa” spiega il sindaco Nigrelli che ha convocato tutte le organizzazioni del settore per comunicare gli ultimi sviluppi. Il numero dei turisti presenti alla Villa Romana del Casale negli ultimi anni si è dimezzato e per favorire le aziende, legate al comparto turistico, il sindaco Carmelo Nigrelli ha chiesto maggiori ragguagli per le imprese “Le imprese dovranno aspettare l’invito al contradditorio da parte dell’Agenzia delle entrate, in sede di accertamento, e poi fornire tutti gli elementi giustificativi legati alla crisi economica che le imprese vivono a seguito del prolungamento dei lavori alla Villa Romana del Casale” continua il primo cittadino “non ci sarà una vera e propria deroga che può essere autorizzata solo con un atto avente forza di legge, ma l’Agenzia dovrà tenere conto della crisi specifica piazzese.”