giovedì 5 agosto 2010

La mia opinione


Cosa vuol dire fare il Sindaco in una città come Piazza Armerina?
Penso che lo sappia, al momento, solo Nigrelli. L'attuale primo cittadino è una persona non comune. Non comune per cultura apertura e lungimiranza. Chi intravedeva nella sua elezione di due anni fa il nuovo che spazzava via un vecchio modo di fare politica non si sbagliava e tutt'ora, a mio avviso, non si sbaglia.
Provo a manifestare la mia opinione al lettore , senza voler apparire profeta o ammiratore sfegatato (per quanto il nostro sindaco sia un bell'uomo sono insensibile al fascino maschile) con la consapevolezza della difficoltà che un primo cittadino di una piccola città collocata al centro della Sicilia (ma nell'unica provincia priva delle coste) deve affrontare, e con la speranza che questi due anni a combattere essenzialmente contro problemi di acqua, spazzatura e nuove povertà lascino presto lo spazio ai progetti che, se portati a termine, potrebbero fornire una notevole spinta in avanti all'economia di Piazza.

Chi critica Nigrelli deve sapere che il punto focale non è il singolo, non è l'intenzione, non è l'onestà e nemmeno il consenso o il dissenso. C'è una realtà dei fatti inconfutabile ed intrisa pesantemente da difficoltà oggettive , che si possono affrontare, ma la cui risoluzione non dipende solo dalla politica locale. E' di un paio di mesi fa una sua dichiarazione, in tal senso, allarmante ed allarmata. Nigrelli ha un pregio e un difetto, non è uno che le manda a dire. Non è un politico, nel senso povero e piccolo che ci hanno fatto finora conoscere i nostri rappresentanti locali, a volte è anche poco diplomatico, troppo sincero e privo di infrastrutture, così come si evince da alcune sue dichiarazioni apparse sulla stampa locale.
La mancanza di trasferimenti di somme ai comuni, la politica finanziaria nazionale penalizzante (basti pensare a più di cento precari ventennali, impiegati comunali che rischiano di andare a casa e che al momento non sono sicuramente motivati a lavorare per fare andare avanti la macchina burocratica .)
Nigrelli non è uno che si risparmia ma si trova ad essere come un pilota di Jet alla guida di una mongolfiera (e non sto parlando della giunta comunale) con un gruppo di impiegati e dirigenti che, pur nella loro dignità lavorativa, non riescono ad uscire dalla mentalità dell'impiegato pubblico e a dare quel quid in più che servirebbe in questo momento per accellerare la corsa e raggiungere i livelli di efficenza necessari a sopperire la mancanza di fondi.
Qualcuno pensa che Nigrelli abbia fatto finora delle scelte impopolari, e in un certo senso è vero, senza considerare che il nostro primo cittadino ha due fondamentali qualità per un politico: lungimiranza e visione d'insieme, che sono particolarmente apprezzate al di fuori delle mura cittadine presso organismi ed enti dove fa sentire la sua voce e non si limita alla passerella. Qualche altra qualità politica fondamentale gli manca: ipocrisia ed opportunismo...

Per concludere, e ai posteri l'ardua sentenza, penso che Nigrelli sia stato e potrà essere un valore aggiunto alla politica e alla amministrazione di questa Città. Qualche ramo vecchio può infastidire, più che tagliarlo, che è sempre un'operazione dispendiosa, aspettiamo che cada da solo...

Andrea Maria Bisanzio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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