lunedì 18 ottobre 2010

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Città capoluogo a misura di ambiente, male le metropoli e il Suddi ApcomRoma, 18 ott. (Apcom) - E' di nuovo allarme ambientale nelle grandi città italiane.

Con l'unica eccezione di Torino tutti i centri urbani con più di mezzo milione di abitanti vedono peggiorare il loro stato di salute. Tira veramente una pessima aria a Milano (che peggiora in tutti gli indici della qualità dell'aria e in particolare per le concentrazioni di Ozono: 60 giorni di superamento, erano 41 lo scorso anno), Napoli e Palermo soccombono sotto i cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade, incapaci di intraprendere un sistema di raccolta differenziata efficace mentre a Roma i cittadini patiscono ogni giorno gli effetti dannosi di una mobilità scriteriata con centro e periferie invase dalle auto private.E' quanto rivela la 17ma edizione di 'Ecosistema Urbano', l'annuale report di Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore e presentato oggi a Firenze. Il dossier e le classifiche proposte sono state redatte tenendo in considerazione una serie di parametri che contribuiscono a rendere migliore o peggiore la qualità di vita di una città dal punto di vista ambientale: dalla quantità di Pm10 nell'aria all'acqua potabile, dalla produzione di rifiuti alla raccolta differenziata, ma anche il trasporto pubblico, le piste ciclabili, il verde urbano e le politiche energetiche.Bene, invece, aluni centri più piccoli che hanno saputo organizzarsi 'a misura di ambiente': sul podio della classifica delle migliori ci sono Belluno, Verbania e Parma, poi Trento, Bolzano e Siena, La Spezia, Pordenone, Bologna e Livorno chiude la 'top ten'. In fondo alla graduatoria, invece, molte città del Sud, in particolare della Sicilia. Tra gli ultimi venti comuni solo la ligure Imperia (93ma) rimane a rappresentare il settentrione: le altre regioni nella coda della graduatoria sono la Calabria (con 4 città), la Campania, la Sardegna e la Puglia. Le laziali Viterbo (84ma), Frosinone (94ma) e Latina (100ma) e la toscana Pistoia (85ma) compongono la rappresentanza del Centro in coda alla classifica. Ultimissime Palermo (101ma), Crotone (102ma) e Catania (103ma).Nel complesso i numeri dei principali comuni capoluogo di provincia d'Italia, riportati nel rapporto 'Ecosistema Urbano' di Legambiente, dicono che restano al palo le isole pedonali, le zone a traffico limitato e il verde e che si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico, mentre crescono le immatricolazioni di automobili. Non si muove quasi la capacità di depurazione delle acque reflue, così come non diminuiscono sostanzialmente le perdite delle reti idriche.In crescita, invece, la raccolta differenziata, così come le energie rinnovabili. Rimane l'emergenza smog, anche se le medie del Pm10 si abbassano lievemente, mentre crescono quelle dell'ozono. Come lo scorso anno si registra una lieve contrazione della produzione di rifiuti e dei consumi di carburante.Per il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, "la vera emergenza nelle nostre città è spesso la scarsa lungimiranza, la mancanza di coraggio e di modernità da parte di chi le governa. Perché se è vero che lo Stato investe pochissimo nelle infrastrutture per il trasporto pubblico urbano, questo non può diventare l'alibi per l'immobilismo delle grandi città che oggi invece potrebbero rappresentare il fulcro del cambiamento, approntando da subito interventi sostanziosi quasi a costo zero.
Dobbiamo guardare all'Europa".

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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