lunedì 18 ottobre 2010

Ribilotta sul trasferimento del mercato in piazza Falcone e Borsellino: Basta con la demagogia


La vicenda del mercato settimanale sembra ormai giunta all’epilogo e nei prossimi giorni la vicenda dovrebbe essere portata in aula dopo la richiesta di sei consiglieri comunali che chiedono il trasferimento del mercato in piazza Falcone e Borsellino. In merito è intervenuto il vicesindaco Teodoro Ribilotta per tentare di fare chiarezza, una volta per tutte, su una vicenda, che a parere del vicesindaco, sta assumendo i tratti della mera demagogia. “Una volta per tutte che abbiamo il coraggio i consiglieri comunali che chiedono il ritorno di 236 operatori, in piazza Falcone e Borsellino, di dire la verità ai cittadini. Se il consiglio comunale si assume la responsabilità di ridurre il numero degli operatori che svolgono il mercato settimanale nella città dei mosaici allora si può pensare all’idea di ritornare in piazza Falcone e Borsellino in caso contrario credo che si stia facendo solo demagogia a danno dei cittadini piazzesi che a danno delle organizzazioni di settore. La legge – continua Ribilotta - oggi vieta di frazionare il mercato e 236 operatori non possono entrare nell’ex piazza Europa.” Il vicesindaco mantiene il massimo rispetto per il consiglio comunale “Chiaramente l’aula ha il dovere di affrontare tutte le problematiche che gli vengono dalla società civile e dai cittadini ed è sovrana in materia di aree mercatali ma deve avere anche il coraggio di dire tutta la verità su come stanno le cose in materia di aree mercatali. Nessuno può negare che nel 2006 il mercato copriva l’area della piazza Falcone e Borsellino e la via Caltanisetta, un’area, dove oggi, abitano circa 5.000 cittadini. I problemi che ne derivavano erano sotto gli occhi di tutti a cominciare dalla paralisi della viabilità in città. Il consiglio comunale decise all’unanimità, e d’accordo con le organizzazioni di settore, di individuare una nuova area dove poter svolgere il mercato settimanale. Va ricordato che questa decisione venne dopo tre mesi di protesta degli operatori che non accettarono l’idea di svolgere il mercato settimanale nell’area dell’ex Siace. L’aula consiliare impegnò 200 mila euro per sistemare l’area attorno lo stadio comunale Sant’Ippolito che venne scelta, all’unanimità, come area idonea a svolgere il mercato. La nostra amministrazione, appena insediata, ha dato esecuzione a questa decisone presa dall’organo sovrano in materia. Abbiamo anche concordato con le organizzazioni di settore l’allargamento dell’area mercatale inserendo la piazza Mascagni e piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ora – continua il vicesindaco - l’Anva Confesercenti dice che quell’area non va bene per diversi motivi. L’unica risposta seria che un amministratore può dare è la seguente: l’unica area disponibile, immediatamente, per accogliere 236 operatori e la Siace. Se il consiglio comunale riuscirà ad individuare un’altra area e le risorse economiche sufficienti per sistemarla vi assicuro che l’amministrazione comunale non avrà problemi a portare il mercato nell’area individuata dall’organo sovrano in materia.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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