martedì 12 ottobre 2010

Manca l'acqua al Casalotto.

Piazza Armerina - La società Acquaenna comunica che a causa di un grosso guasto verificatosi in c.da Sparacollo l'erogazione dell'acqua non potrà avvenire in modo regolare dal 7 al 10 ottobre. Questa la striminzita nota con la quale Acquaenna informa la cittadinanza di disservizi nella distribuzione dell’acqua. E le proteste non tardano ad arrivare dai residenti di uno dei quattro quartieri storici della città. I residenti del quartiere del Casalotto non ci stanno e da giorni che protestano vivacemente. “E da tre giorni che una parte del quartiere non è servita” confessa amaramente Salvatore Arena, portavoce dei cittadini che protestano
“I disservizi sono arrivati prima che la società, che gestisce il servizio idrico della città, comunicasse il guasto in contrada Sparacollo.” Diverse le vie che da 72 ore non vedono una goccia d’acqua scorrere dai propri rubinetti con tutti i disagi che ne derivano: “In molti siamo stati costretti a comprare l’acqua oppure andarla a prendere ai Canali. Questo problema si ripete per la seconda volta nel giro di pochi mesi.” La storia ciclicamente si ripete come denuncia Salvatore Arena “Non  riusciamo a darci una spiegazione di quanto sta accadendo. Una città ricca d’acqua, una città che aveva dei pozzi che assicuravano l’acqua a tutta la collettività per 365 giorni l’anno viene messa in ginocchio, a quanto sembra, da una cattiva gestione delle risorse idriche da parte di qualcuno che, purtroppo, ha messo all’asta al miglior offerente l’ultima cosa che aveva questa città.” Via Carmine, via La Pergola e zone adiacenti sembrano le vie più colpite come ci conferma Salvatore Arena “Quasi tutta la parte bassa del quartiere non ha acqua e i disagi che stiamo vivendo sono insopportabili. Eppure quando c’è da chiedere soldi ai contribuenti piazzesi non si tarda mai. Per non parlare dell’attentano che viene fatto ai cittadini piazzesi quanto addirittura si interrompere la fornitura dell’acqua a quei cittadini, che, per diversi motivi, non riescono a pagare la bolletta. Al danno la beffa si priva di un bene primario un essere umano come se la sua dignità non valesse niente.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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