martedì 12 ottobre 2010

Ribilotta chiarisce sull'autorizzazione dell'ufficio commercio

Piazza Armerina – “Non esiste nessuna tensione tra il sindaco e la dirigente dell’ufficio commercio” con queste parole si apre la breve nota del vicesindaco della città dei mosaici, Teodoro Ribilotta, in merito alla autorizzazione amministrativa temporanea rilasciata ad un privato, per la somministrazione di alimenti e bevande, concessa lo scorso 16 agosto e poi revocata il 20 perché ritenuta inopportuna. “Tengo a precisare che le autorizzazioni rilasciate dai dirigenti di settore, ai privati, rientrano nell’ambito dei meri provvedimenti di gestione e come tali non devono essere sottoposti al vaglio del potere politico.” La vicenda era venuta alla ribalta da una interrogazione consiliare presentata in aula dall’Udc che chiedeva chiarimenti in merito ad una autorizzazione amministrativa rilasciata ad un privato per vendere alimenti e bevande all’interno dell’atrio della Biblioteca, sede, in un passato lontano, del Collegio dei Gesuiti.

“L’amministrazione ha solo precisato all’ufficio commercio, nel corso della riunione convocata, lo scorso agosto, con la commissione commercio su aree pubbliche, che l’autorizzazione amministrativa, rilasciata legittimamente dal titolare dell’ufficio commercio era in contrasto con le scelte politiche fatte da questo governo intese a tutelare i beni a valenza storico culturale della città. Pertanto la stessa dirigente dell’ufficio commercio ha revocato l’autorizzazione, in autotutela, rilasciata giorno 16 agosto al privato. Tutto è stata fatto alla luce del sole e credo che nessun fatto strano si possa nascondere nel comportamento impeccabile della dirigente dell’ufficio in questione che peraltro gode della fiducia dell’intera giunta e del primo cittadino.” Maggiori particolari vengono fuori dalla risposta scritta che il sindaco Nigrelli ha fornito in aula. <>. Ma la stranezza, a detta del sindaco, e che la stessa azienda come si legge nella riposta scritta <> Insomma un mistero che potrebbe ingarbugliarsi se il Comune dovesse essere condannato al pagamento dei danni: chi pagherà? l’Ente per poi rivalersi sulla dirigente o solo il Comune

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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