giovedì 16 dicembre 2010

L'intervento sulla relazione annuale del sindaco da parte di Angelo Trebastoni

INTERVENTO SULLA RELAZIONE ANNUALE DEL SINDACO


PER IL PERIODO SETTEMBRE 2009 – SETTEMBE 2010

Seduta consiliare del 16/12/2010

Ci rendiamo conto come amministrare la cosa pubblica sia diventato difficile e macchinoso, problematico, poi, se lo Stato e, conseguentemente, la Regione dimezza i contributi per i servizi o quant’altro.

La Sua relazione, Sindaco, è un elenco di progetti presentati alla Regione, quasi che la macchina amministrativa da Lei diretta fosse un ente di formazione o di consulenza per partecipare a bandi. Ci rallegriamo con Lei di questo, ma riteniamo che questa operosità appartenga alla quotidiana attività istituzionale di un Comune e dei suoi funzionari, perché, oggi più che mai, gli enti locali devono attingere alle risorse messe in campo dalla U.E. per il restante sestennio.


Nella Sua relazione, Sindaco, l’esposizione della programmazione presentata continua anche nel settore dei lavori pubblici, dove nessun cittadino si è accorto, se non qualche studio professionale, della presenza in quel dicastero dell’ assessore da Lei nominato. Lei ha presentato un elenco di progetti per svariati milioni di euro, dotati di tutti i visti e, quindi, cantierabili, ma nessuno di questi progetti, ad oggi, è stato finanziato. Le strade attendono ancora, in buona parte, di essere asfaltate e rattoppate. Gli ingressi della città sono un colabrodo e gli interventi di recupero e sistemazione realizzati, per esempio, accanto la chiesa di S. Stefano sono stati duramente criticati anche da Italia Nostra, oltre che dalla stampa.

Nella sua relazione, Sindaco, lei ha scritto che questo quinquennio deve essere utilizzato per creare posti di lavoro stabili nei settori trainanti del turismo e dell’attività manifatturiera, utilizzando come magnete la Villa Romana del Casale e la Venere di Morgantina. Ma ha dimenticato di spiegarci come intende realizzare tutto questo se ancora continua, testardamente, a non comprendere che quanto da Lei asserito è racchiuso nel concetto che rilancio del turismo significa aumento di arrivi e di presenze nel territorio, possibile solo se il Comune mette in campo incentivi per gli operatori dell’incoming, utilizzando il regolamento per i soggiorni turistici a P.Armerina a valere sul capitolo 5000 del bilancio, da noi proposto alla Sua Amministrazione e da Lei bocciato. Nel caso specifico, gli incentivi sarebbero a costo zero per le casse dell’Ente locale, in quanto proventi proprio della Villa Romana: quel 30% che il Comune incassa senza merito. La Villa Romana del Casale come magnete sarebbe utile solo in quest’ottica. Di contro, a nulla servirà l’apertura del Museo Trigona o di altri musei o strutture per rilanciare il turismo ed il centro storico: questo va bene per i visitatori della Domenica, non per le masse dei turisti, il cui tragitto e soggiorno è deciso dai tour operators con i pacchetti turistici. Occorrono gli incentivi, Sindaco, se ne faccia una ragione, perché è vero che” la messa è più bella se cantata”. Per quanto riguarda, poi, il rilancio dell’attività manifatturiera, pur considerando che Piazza non ha mai avuto tradizionalmente importanti attività in questo comparto, ci preme sottolineare come la notizia del finanziamento delle opere di urbanizzazione dell’area artigianale di Bellia da parte dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive, che Lei ha definito il fatto più rilevante di quest’anno, non corrisponde al vero, poiché il progetto del Comune, inserito di recente in graduatoria, è al 47°posto, tra le ultime posizioni, ed è soltanto candidato al finanziamento. Il Comune deve ancora presentare il progetto esecutivo che a tutt’oggi non è stato inoltrato, poi il Dirigente Generale del Dipartimento dovrà sottoscrivere il decreto di finanziamento, sempre che il Governatore Lombardo non decida di spostare altrove le somme.

Per quanto riguarda, poi, il randagismo nella nostra Città, sarebbe meglio stendere un velo pietoso: sono a decine i cani che ancora ronzano a branco nelle strade, dormono davanti i portoni dei condomini, al centro, con grave nocumento per la cittadinanza.

Lo stesso per il verde pubblico: nessuno nella nostra città si è accorto della presenza in giunta dell’assessore al ramo, è bastevole fare un giro alla villa Ciancio, in quella Garibaldi, in piazza Boris Giuliano o in piazza Gen. Cascino per vedere lo stato dei luoghi e lo scempio in cui si versa. Alle scorse elezioni amministrative, lo stesso assessore aveva approntato una lista in distonia con la classe dirigente di tutti i partiti e per rompere con il passato, eludendo la buona fede di venti giovani e di centinaia di elettori. Iperattività, conferenze stampa, riunioni, programma. Adesso, da più di due anni, undicimila persone attendiamo di conoscere cosa vorrebbe fare, visto che ancora non ha prodotto niente. Astenia o semplicemente incapacità? Talvolta si è bravi a protestare, a sparlare o a lanciare anatemi, poi, quando si ha la possibilità di poter fare qualcosa, non si fa.

Il bilancio da Lei proposto al Consiglio Comunale in questi due anni è un bilancio ingessato, vincolato a logiche clientelari. Proprio voi che da sempre invocate la legalità e la trasparenza, mantenete con i soldi pubblici, perlopiù, una pletora di personale per attività e servizi che potrebbero essere gestiti con logiche diverse e più trasparenti. Ci riferiamo all’assistenza domiciliare agli anziani e all’asilo nido, dove le unità impegnate, per la maggio parte, sono direttamente riferibili ad assessori, consiglieri, amici degli amici. Occorrono segnali chiari di cambiamento rispetto al passato, cambiamento da Lei invocato e promesso ma non attuato. Alla Città interessano i servizi, non gli operatori. Lei aveva annunciato nel suo programma la trasformazione di questi servizi. Cosa è successo? Ad un buon amministratore dovrebbe interessare la riduzione della spesa e il mantenimento della qualità dei servizi erogati. Occorre liberare somme e risorse per realizzare attività nuove e per creare sviluppo ed occupazione. Non sono gli ulteriori centri commerciali autorizzati da questa amministrazione e che stanno sopprimendo il piccolo commercio a far raggiungere questi obiettivi. L’ inserimento di unità di personale nell’organico di questi grandi supermarket, per cui questa giunta si è spesa con pressioni e con i soliti metodi, messi in atto di sera e contestati di giorno, ha confermato in noi la convinzione che, se non si possono dare buoni consigli, è meglio non dare il cattivo esempio.

La Sua relazione, Sindaco, è imperniata soprattutto sul settore sociale, per cui si sono spese anche le precedenti amministrazioni. Niente di nuovo. Solito elenco di progetti presentati. Non sono state avviate nuove attività, né se ne prevedono.

La stabilizzazione di tutto il personale precario impegnato da decenni al Comune, così come nella precedente legislatura, non è stata affrontata con la determinazione necessaria per risolvere il problema, assumendosi la responsabilità di interpretare la norma, piuttosto che applicarla pedissequamente.

Nell’assemblea dell’ ATO rifiuti, Lei ha avallato tutte le decisioni e sostenuto le direttive del leader storico della sinistra ennese, mettendo in sottordine gli interessi del territorio che Lei rappresenta, salvo poi impegnare il bilancio con le giuste anticipazioni per pagare gli stipendi agli operatori addetti alla raccolta.

Nell’ambito dello Sport, poi, l’amministrazione assolutamente non si è spesa. Non c’è un atto che attesti l’interesse verso questo settore, chiunque può accorgersi di quanto evanescente ed improduttiva sia stata l’azione del primo assessore al ramo che doveva cambiare il volto della città ed adesso che ha avuto la sua poltrona, forse, non sa cosa cambiare: le strutture non sono manutentate e versano in condizioni fatiscenti; non si mantengono rapporti istituzionali stabili e continui con le associazioni del settore, mentre se ne avvantaggia qualcuna; non viene impegnato sufficiente personale per la custodia e la pulizia degli impianti. Il nuovo assessore, seppur impegnato e presente, risente della carente gestione precedente e delle inadeguate risorse finanziarie.

Per non parlare del PRG, da Lei voluto ed il cui iter finale Lei ha spinto con determinazione al CRU, insieme ai compagnucci della parrocchietta che lo hanno votato in consiglio, prima, ed adesso condiviso con Lei in giunta. Un PRG che, in larga parte, ha realizzato gli interessi di pochi e cercato di mortificare le attese di tanti, se non fosse stato per il sottoscritto e, in seconda fase, per uno sparuto manipolo di benemeriti che hanno cercato di arginare in quest’aula consiliare i danni provocati dal progettista, approvando le osservazioni dei cittadini. Un PRG inficiato per la presenza indebita di chi ha cercato di seguire troppo da vicino i propri interessi, e che per la propria cupidigia, poiché incompatibile, creerà un ingente danno erariale al nostro Comune.

L’Università è completamente e letteralmente scomparsa dal tessuto urbano e culturale della Città, nonostante il Comune abbia versato per lustri centinaia di migliaia di euro senza avere neanche un rappresentante nel consiglio di amministrazione. Quell’Università gestita dalla solita sinistra in modo sinistro, come fosse un’azienda di famiglia, per sistemare amici e parenti, in barba alla trasparenza e legalità invocata nei comizi e convegni, per incentivare, poi, il reddito di pochi. Il Comune ha pagato il pizzo per anni, per mantenere l’establishment ennese, per poi farsi togliere i corsi di laurea, con il silenzio-assenso dell’amministrazione. Per non parlare del corso in scienze infermieristiche, trasferito in altra sede nottetempo.

La verità, Sindaco, è come la virtù dei latini: sta nel mezzo.

E’ vero che mancano sempre più le risorse, ma la Sua Amministrazione non ha nessun riferimento politico nelle Amministrazioni Provinciale, Regionale e Statale e così non dà speranze al nostro territorio di crescita e di sviluppo ed ai nostri giovani di futuro, a causa di questo isolamento a cui Lei si è votato.

Né traspare alcuna volontà di seguire l’esperienza del Governatore illuminato della nostra Isola, che ha avuto il coraggio ed il sano opportunismo politico di rivolgere lo sguardo agli interessi dei siciliani e di girare le spalle agli interessi di taluni partiti ed uomini.

Lei, Sindaco, non ha più da tempo una maggioranza qualificata in questo Consiglio, né è mai venuto a spiegarci come intende realizzare il Suo programma non avendo i numeri in questo consesso.

La Sua Amministrazione, Sindaco, è composta per metà da assessori che ieri, da consiglieri, sostenevano l’antitesi delle tesi approvate oggi in giunta, e per l’altra metà da assessori, in buona parte e pur con le dovute eccezioni, che rappresentano solo se stessi. Qualcuno non ha dato neanche dimostrazione di professionalità e competenza.

Se è Suo intendimento concludere la legislatura, raccolga attorno a sé quanto di meglio questo Consiglio può offrire, anche numericamente.

Concordi un programma di fine legislatura con le forze politiche disponibili a sostenerLa.

Si relazioni diversamente con i consiglieri, partendo dal fatto che non esistono verità assolute e precostituite e che in politica bisogna mediare sempre e considerare le opinioni e le ragioni di tutti, per poi poter amministrare con meno problemi.

Per quanto sopraesposto, per conto del Movimento Per le Autonomie, non possiamo, pertanto, che dichiararci insoddisfatti.

Cordialità, Michelangelo Trebastoni

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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