di Roberto Palermo
Piazza Armerina
Ferrara critica e piccona, Nigrelli si difende e rilancia alla commissione provinciale di Garanzia. Si trascina davanti ai vertici provinciali del partito Democratico lo scontro tra il sindaco Carmelo Nigrelli e il segretario Ranieri Ferrara. Il primo cittadino non ha gradito i richiami alla questione morale sollevati da Ferrara all'indomani delle notizie di stampa circa l'avvio di un'inchiesta sulla gestione delle fiere scattata in Procura, con l'acquisizione di numerosi documenti amministrativi.
Il primo cittadino ha chiesto, adesso, l’intervento immediato della commissione provinciale di Garanzia del Pd, l’organo al quale competono, tra l’altro, le sanzioni disciplinari interne. Ferrara è già stato convocato per venerdì pomeriggio a Enna proprio davanti alla presidenza della commissione.
"Ho chiesto l’interessamento della commissione di Garanzia, si possono avere posizioni diverse, quello che non è accettabile sono le affermazioni gratuite, come quelle moralistiche in materia di questione morale che provocano una lesione dell’immagine del partito", dice Nigrelli. "Voglio capire se per i vertici provinciali tutto questo è normale", aggiunge il primo cittadino. Ferrara per ora preferisce non fare dichiarazioni, in attesa di essere ascoltato dalla commissione e dal segretario provinciale del Pd, Mario Alloro. Ma ad essere "processato" da Nigrelli per la sua vivace critica all'azione di governo non ci sta.
E per ora prende
tempo. Una spaccatura già molto pesante ai tempi del congresso armerino che portò Ferrara alla guida del partito, diventata sempre più profonda dopo la decisione di tre consiglieri del Pd “ferrariani” di votare insieme a Mpa e Udc per la bocciatura dei parcheggi seminterrati, il trasferimento del mercato settimanale e il no secco all’assestamento di bilancio. L’asse dei ferrariani con Udc e Mpa, tra l’altro, è continuato anche in queste settimane con iniziative comuni.