Piazza Armerina. Il capogruppo del Pd Venezia critica il segretario del suo partito Ranieri Ferrara sulla questione del referendum contro il governo di Raffaele Lombardo scongiurato dallo stesso Ferrara. «In merito alle dichiarazioni sul relativo al sostegno o meno al governo Lombardo, il segretario del Pd piazzese Ferrara si limita a definire cosa da poco la vicenda che riguarda il referendum circa i pro e i contro al sostegno del governo regionale, in quanto a suo dire non gli è stata fornita alcuna concreta e seria motivazione politica ad un eventuale No all'appoggio a Lombardo e per cui non ha sentito la necessità di consultare la base del partito per un problema di enorme rilevanza».
«Evidentemente - dice ancora Venezia - il segretario opera con due pesi e due misure anche perché riteniamo che molti cittadini che hanno votato per la Finocchiaro e contro Lombardo, paradossalmente si ritrovano a sostenere un governo e un programma nel quale non si riconoscono e se questa non è una valida motivazione politica vorremmo che il segretario ci spiegasse quali possono essere considerate valide ragioni politiche, tenuto conto che il completamento di provvedimenti in itinere da decenni (vedi zona artigianale) o semplici completamenti procedurali tra l'altro dovuti sicuramente non possono essere ritenute motivazioni politiche».
«A fronte di ciò riteniamo - conclude Pino Venezia - che il referendum vada indetto in tempi rapidissimi al fine di coinvolgere i cittadini su scelte politicamente determinanti cosa che il segretario in altre occasioni di minor rilevanza ha sempre invocato. Certamente non si ci potrà sottrarre nel caso il referendum non venga indetto alla responsabilità di sentire i cittadini a tal proposito».
Agostino Sella