mercoledì 5 gennaio 2011

Pietraperzia. Entra in crisi l'eolico

PIETRAPERZIA. Entra in crisi l’eolico. La notizia viene partecipata ai cittadini con due documenti: Polites che si rivolge al sindaco; quattro consiglieri di opposizione Enza Di Gloria, Nino Di Gregorio, Salvatore Tomasella, Franco Di Calogero hanno diramato un volantino sul fallimento dell’eolico in si afferma: “la Società con la quale è stato stipulato il protocollo d’intesa per realizzare un parco eolico a Pietraperzia si è ritirata”. La notizia fu diramata dal sindaco prima di Natale per gli auguri fatti in municipio in cui era presente anche il mondo politico e si annunziava che la ditta si era ritirata.


I quattro consiglieri di opposizione nel loro volantino Polites affermano: “Qualche mese fa il sindaco, tramite la stampa, comunicava: “Cari concittadini abbiamo l’eolico a Pietraperzia”.

Sarebbe stato doveroso da parte Sua (ndr. del sindaco) comunicare ai cittadini, con lo stesso mezzo i nuovi risvolti di questa vicenda.

Certo comprendiamo il Suo imbarazzo, e allora ci pensiamo Noi.

Cari concittadini, la Società con la quale è stato stipulato il protocollo d’intesa per realizzare un parco eolico a Pietraperzia si è ritirata. Signor sindaco, cari colleghi consiglieri di maggioranza e vicini alla maggioranza: come mai non avete accettato la nostra proposta di rinviare il punto in consiglio comunale per meglio approfondire la questione con un pubblico dibattito con tutti cittadini e con tutte le associazioni di Pietraperzia? Come mai in Consiglio non si è mai visto nessun dirigente di questa società per spiegare ai consiglieri e alla cittadinanza il loro progetto? Come mai non avete ritenuto necessario invitare altre Società o meglio ancora fare un bando pubblico, come vi avevamo proposto, affinché il comune ne potesse ricavare una migliore convenzione e maggiori garanzie di realizzazione? Fin dall’inizio abbiamo avuto forti dubbi sulla reale possibilità che questa Società potesse realizzare un parco con 17 pale eoliche da 2,2 MW, il cui costo si aggira tra i 40 e i 50 milioni di Euro. D’altronde chi non avrebbe dubitato di una Società sri con amministratore unico un signore proveniente dalla provincia di Napoli la cui sede sociale è nel comune di Santa Croce di Camerina (Rg) e con un capitale sociale di soli 10.000 euro?

Polites nel suo comunicato ufficiale afferma: “Noi di Polites prima ancora che uscisse il volantino dei quattro consiglieri dell’opposizione che annuncia la rinuncia di una certa società per l’impianto eolico, avevamo chiesto notizie al sindaco perché era nostra volontà quella di valutare con pacatezza e serenità il progetto, l’impatto ambientale, ed altro anche tramite una pubblica assemblea. Gli ultimi avvenimenti ed in particolare la notizia di questa rinuncia, non cambiano a nostro parere i termini del problema. Per questa ragione pensiamo che sarebbe il caso di una pubblica e serena discussione sul tema dell’eolico per capire se dobbiamo o meno continuare a puntare su di esso. Per questo invitiamo tutti intanto ad abbassare i toni e poi ad accogliere il nostro invito a partecipare a una pubblica assemblea sul tema”.

In questa vicenda è necessario che da tutti si faccia sinergia e si imposti un cammino per l’energia alternativa.

Giuseppe Carà

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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