giovedì 24 marzo 2011

Bascetta sul Chiello

Comunicato sulla problematica dell’Ospedale Chiello

Improvvisamente, come certi temporali estivi, un ennesimo quanto inutile sussulto rivoluzionario per la difesa del nostro presidio ospedaliero. Come una vecchia sveglia dell’Ottocento, ogni tanto si sente qualche grido nel silenzio assordante che hanno tenuto le istituzioni negli anni passati e presenti, quando si sono visti depredare Pretura, Università, Sportelli INPS, Esattoria e chi più ne ha ne metta.
Ho assistito a una pseudoassemblea-parlascio-cortileria-chiacchiericcio nell’ androne dell’Ospedale che, come è naturale, non ha sortito niente : solo urla, chiacchiere, ottimi propositi, tante buone intenzioni, tantissima rabbia ma altrettanta tantissima impotenza. Come al solito si convocherà qualche consesso istituzionale, ci sarà una bella passerella di personaggi noti, arcinoti e pseudotali, si prenderà atto di una situazione disastrosa e vergognosa per la dignità dei piazzesi e dei cittadini del grandissimo e vastissimo bacino di utenza che serve l’ospedale Chiello, si faranno tantissime promesse a media o lunga scadenza, ci si impegnerà in chissà quali grandiosi propositi e borbotterie simili e ognuno tornerà alle proprie case più illuso e sconcertato di prima.

Cari piazzesi, ma finitela di farvi prendere in giro!....L’unica maniera per risolvere il problema del “Chiello” è il seguente:

Mobilitazione generale delle OO.SS. della città, sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori, unione di massa dei cittadini, blocco di tutte le scuole. Poi, tutti uniti, con macchine, autobus, camion, furgoni, caravan, ci si reca alla Prefettura e si blocca la città di Enna. Vi assicuro che, entro 24 ore, avremo quello che ci spetta costituzionalmente: il diritto alla salute. Perché la colpa non è del Dott. Baldari. La colpa sta nell’Assessorato Regionale della Salute e nella Presidenza della regione. E vi posso garantire che le orecchie dei loro responsabili sono molto più sensibili ad una protesta compatta e visibilissima che agli indicatori numerici e alle loro presunte necessità di battere cassa.

Solo allora e così avremo risolto il problema annoso dell’Ospedale, garantendo e suffragando, ad alta voce, la grande professionalità e il grande senso di responsabilità di tutto il personale. E ve lo dice uno che è vivo grazie, solo ed esclusivamente, a loro.



Piazza Armerina, 23 marzo 2011

Il Coordinatore Provinciale COBAS

Bascetta Luigi

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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