domenica 6 marzo 2011

Mario Conti e le strade bucate di Piazza Armerina.

Cari lettori,
è mio desiderio sollevare un problema che affligge questo paese che , ringraziando il Cielo, di problemi deve affrontarne parecchi da qualche anno a questa parte: l'ipertensione. Ebbene si, credo che Piazza Armerina renda i propri abitanti ipertesi cronici. Oggi, ad esempio, ho la massima a 150, è normale a 26 anni?! Questa mattina però, il valore della mia pressione arteriosa era normale.
Mi sono svegliato, ho fatto colazione, sono uscito per qualche commissione (sono in ferie) e per l'ora di pranzo ero già a casa. Ma non sarà stata questa uscita a farmi male? Vuoi vedere che mi sono agitato imprecando perchè la mia auto non ha le ridotte e non riuscivo ad oltrepassare il canyon di via Chiarandà? No...Tutto sommato non me la sono presa poi tanto; sarà stata la pioggia di questi giorni a creare le buche, o meglio, a pronunciarle...
Allora la colpa è dei crepacci di via Libertà? Ma anche li sarà stata la pioggia, non posso prendermela con la bassa pressione atmosferica... Ma scusa, non avevano rifatto il manto stradale poco tempo fa su quella tratta? E si, mi sà che ho trovato la causa del mio male!
Bene. cerchiamo di ricapitolare. Le strade di Piazza Armerina sono rattoppate da più di 10 anni e qualche goccia di pioggia basta a erodere le "toppe" in pochi minuti. Da circa un paio di anni sento dire e leggo di gare d'appalto per riasfaltarne la maggiorparte. Ho ascoltato proclami da parte di questo o quel politico circa l'inizio dei lavori ma nulla di fatto; poi, finalmente, la svolta. Le macchine a lavoro nelle prencipali arterie cittadine. Peccato che eravamo quasi a novembre e la bella stagione era bella che passata...
Ad onor del vero, avevo parlato personalmente ad agosto con il sindaco il quale lamentava ritardi burocratici spaventosi che ostacolovano l'inizio dei lavori da parte della ditta vincitrice della gara d'appalto. Tornando alla scelta di riasfaltare le strade a novembre, a mio personale giudizio, l'ho trovata molto infelice e ne prevedevo gli effetti che oggi sono visibili a tutti; le strade rinnovate sono in uno stato quasi peggiore di quello in cui versavano prima. Volevo evidenziare il fatto che l'asfalto cominciava a saltare già dopo poche settimane dalla fine della posa e non c'erano ancora stati nubifragi di sorta che potessero giustificare tale evento. Ricordo, inoltre, una discussione ai limiti del civile che si tenne su questo blog circa lo spessore dello strato di asfalto abraso dalla ditta che, secondo alcuni me compreso, era irrisorio e avrebbe causato il distaccamento precoce del nuovo strato bituminoso.
Ora, io no voglio sollevare polemiche con lo scopo di "rompere le uova nel paniere di qualcuno", desidero soltanto che mi vengano date risposte perchè sono un cittadino, un elettore ma soprattutto un contribuente.
Chi pagherà per questo scempio? Chi pagherà il conto della mia officina?
Quando potremo percorrere strade degne di questa designazione?
Vorrei che qualcuno in questo paese, una volta per tutte, la smettesse di agire come un demagogo, e si assumesse le responsabilità per le quali è stato chiamato dai cittadini a sedere su quella poltrona, evitando atteggiamenti tipici dell'Italia contemporanea. Chiedo a tutti i cittadini virtuosi di smetterla con le lamentele e le polemiche distruttive, di esigere che vengano rispettati i propri diritti e di smetterla di pensare alla politica come una cosa oscura le cui trame si tessono nelle stanze chiuse dei palazzi.

MARIO CONTI

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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