giovedì 19 maggio 2011

“Aggredisce la madre per l’ennesima volta e poi si reca in Commissariato, confessando l’accaduto: pregiudicato denunciato e sottoposto a TSO”.

Nel pomeriggio scorso, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un giovane, aidonese, classe 1989, poiché ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, in danno della madre convivente.
In particolare, nel pomeriggio scorso, presso gli uffici del Commissariato armerino, si presentava un giovane ragazzo, visibilmente agitato, il quale riferiva di sentirsi male e di aver bisogno di aiuto, poiché reduce di forti contrasti familiari.

Una volta identificato il giovane questi risultava annoverare precedenti penali per maltrattamenti in famiglia, nei confronti della madre convivente, motivo per il quale, in precedenza, era stato tratto anche in arresto.

In considerazione dello stato di agitazione e della presentazione in questi Uffici del giovane, i poliziotti contattavano telefonicamente la madre del ragazzo, temendo che potesse essere stato nuovamente protagonista di atti lesivi.

La signora, raggiunta telefonicamente, infatti, riferiva di essere stata nuovamente percossa dal figlio.

Pertanto la stessa veniva invitata a recarsi al locale pronto soccorso per sottoporsi alle cure mediche.

Al fine di accertare l’entità delle lesioni i poliziotti del Commissariato della città dei mosaici raggiungevano la struttura ospedaliera armerina.

Sottoposta a visita medica, la donna veniva refertata per lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni.

A quel punto la signora formalizzava regolare denuncia-querela nei confronti del figlio.

Il giovane, nel frattempo, veniva trattenuto in questi Uffici, poiché riferiva agli agenti di trovarsi in uno stato di disagio psichico, avvertendo un forte senso di paura generale, e temendo perciò di commettere atti lesivi verso terzi e verso se stesso.

Ricevute tali dichiarazioni, gli agenti, prontamente, contattavano gli operatori della Polizia Municipale armerina, che prelevavano il ragazzo, con l’ausilio dell’ambulanza ospedaliera, per avviare l’azione del trattamento sanitario obbligatorio, attraverso cui veniva riscontrata nel denunciato, una crisi depressiva, dipendente anche da alcol, motivo per cui veniva disposto, l’immediato trattamento del ragazzo, che veniva trasferito presso una struttura sanitaria all’uopo attrezzata.

In considerazione dei fatti, desumibili da quanto sopra evidenziato, il ragazzo, oltre al disposto trattamento sanitario obbligatorio, veniva, pertanto, segnalato alla Procura della Repubblica di Enna, per l’indicato reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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