lunedì 16 maggio 2011

Lettera aperta al Sindaco di Luigi Russo. "La città indipendente chiede semplicemente di vivere in una città più bella, più ordinata, più pulita e più sicura".

Luigi Russo
Egregio  Sindaco,

ho pensato d’ intrattenerti su  tre aspettative che riguardano tutta la cittadinanza.
Pur sapendo che non troverai tempo  per un riscontro epistolare  , mi auguro che riuscirai,  prima di concludere il tuo  mandato ,  a darne una risposta concreta , nei fatti.

Ci tengo a precisare che questa mia iniziativa da una parte vuole rappresentare esigenze di tutta la cittadinanza , dall’altra  avrebbe la pretesa di essere espressione esclusiva  di quella parte di questa  cittadinanza  che normalmente si tiene  lontana dal Palazzo di Città.
Espressione, cioè,  di quella cittadinanza silenziosa e indipendente che non ti tira la giacca né se t’incontra per strada né  se viene al Comune per una sua pratica amministrativa; 
quella cittadinanza  che,  se anche non ti ha votato,   non ti sta col fiato sul collo come fanno invece i tuoi  avversari all’interno del tuo stesso partito; 
quella cittadinanza che non ha interessi  che s’incrociano con l’attività del Comune , non ha appalti cui partecipare , forniture o servizi da offrire  ,  incarichi professionali da chiedere,  prodotti da vendere  ;
quella cittadinanza  che riesce,  col suo reddito,  a soddisfare i suoi  bisogni  e  quindi non fa parte   di quella fascia ( spero non grande) di cittadini indigenti   che dipendono dall’ Amministrazione comunale per averne  assistenza economica,  sanitaria  e sociale;
quella cittadinanza  che, per dirla in sintesi, con linguaggio mutuato da quello aziendale,  non costituisce il tuo “cliente”  principale  , quello che abitualmente ti  “marca”  stretto per i suoi interessi personali o pretende e reclama per un sostegno elettorale forse solo millantato ;
quella cittadinanza che, tuttavia, è determinante per fare o non fare un Sindaco perché , trattandosi di amministrative, non sempre vota per consolidate  appartenenze  politiche,   ma preferisce scegliere sulla base di un giudizio complessivo  sull’operato della precedente  Amministrazione o facendo riferimento alle riconosciute  qualità dei candidati alla  nuova.
E credo sia più numerosa di quanto si possa pensare.

E cosa chiede questa cittadinanza indipendente, silenziosa, maggioritaria che normalmente se ne sta lontana dal Palazzo di Città  perché  non ha benefici personali e diretti da  sollecitare  al Comune?
Secondo me,  chiede  semplicemente di vivere in una città più bella, più ordinata, più pulita e più sicura.
Cioè,  quello che normalmente facciamo per la nostra casa , compatibilmente con il nostro reddito.

Tu sai bene, caro Sindaco, che  se si  realizza questo  miglioramento  strutturale,  una  maggiore pulizia , la gradevolezza di un aspetto più ordinato e la sensazione di un ambiente sicuro,   inevitabilmente, in una città come la nostra,  tutto questo  potrà fare da volano ad un incremento del turismo che renderà taluni concittadini più ricchi, altri meno poveri e altri,   finalmente,  occupati .
Il Comune avrà più entrate e potrà meglio mantenere alti gli standard di vivibilità della città che, in questo modo,  continuerà ad attrarre più  turismo e più investimenti ad esso collegati.
E il circolo diventa virtuoso.
Finalmente si inverte l’andamento d’inesorabile  declino e  degrado che da tempo sta segnando la nostra città.
Lo so è facile dirlo.  La teoria è bella. La realtà è  un’altra cosa. Ma bisogna provarci.

Allora,  Sindaco, concentrati su alcune priorità  che possono dare,  a te,   visibilità e consenso,  e a  noi ,  cittadinanza  neutrale   ma  elettorato  determinante, un buon motivo per non pentirsi di averti scelto e per riconfermarti la nostra fiducia semmai decidessi di riproporti.

Quali priorità?  E’ semplice,   se sono condivisibili le cose fin qui dette:

-  rifacimento  delle principali strade urbane (alcune  sono diventate  veramente indecorose e pericolose ! ) ; 

-  rimodulazione  del  piano del traffico che,  per essere efficace  e sinergico ai  vantaggi conseguiti con  le strisce blu, deve avvalersi :
a)   d’ imprescindibili opere strutturali ( rotatorie urbane ed extraurbane ) ;   
b)  di un’ azione di vigilanza , costante e intransigente,  che , però, non ci faccia mai sentire, vittime             casuali di controlli  una tantum  ;
c)   e , a mio avviso, di qualche  modifica ai sensi di marcia di piazza Europa , Cascino e  dintorni ;

-  maggiore presidio del decoro e della pulizia urbana  attraverso:
a)  un incremento del servizio di raccolta dei rifiuti ( prima di tutto  la domenica) ;    
b)  una più numerosa dislocazione di cassonetti  in modo che non possano mai traboccare;
c)  una sistemazione più razionale e più defilata di tutti i cassonetti anche a costo di renderne meno agevole il loro utilizzo  ( nessuno a casa propria tiene la pattumiera nell’ingresso o nel salotto ).

Non so dirti dove attingere le maggiori  risorse finanziarie per realizzare queste priorità ; ma se c’è qualcuno della “solerte”  opposizione che , attraverso corsie preferenziali ,   può risolverti il problema , non esitare a fargli posto in Giunta , solo dopo,  ovviamente , aver verificato che non si tratti di facili  millantatori.

In ogni caso, queste tre priorità ( rifacimento vie principali, ordine e pulizia ) ti consiglio  vivamente di  realizzarle. Come si dice: hai voluto la bicicletta… adesso pedala!

In bocca al lupo.    

Luigi Russo.



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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